Novara, la colf uccide un uomo a coltellate: “Mi aveva aggredito”

Novara, un uomo di 68 anni Antonio Amicucci è stato accoltellato dalla sua collaboratrice domestica a Novara, nella sua abitazione al civico 1 di Via Andoardi, proprio all’angolo con Via Beltrami.

 

I vicini di casa hanno dato l’allarme, infatti la donna ha confessato l’omicidio, la donna ha 51 anni è di origini albanesi, si è rifugiata in casa dopo il delitto, era sporca di sangue dopo essersi chiusa la porta alle sue spalle, i Vigili del Fuoco hanno dovuto sfondare la porta d’entrata per recuperare la salma dell’uomo e raggiungere la donna.

Novara, la colf uccide con cinque coltellate un uomo di 68 anni (Foto dal web)
Novara, la colf uccide con cinque coltellate un uomo di 68 anni (Foto dal web)

La donna si è difesa dichiarando di aver litigato con l’uomo, a quanto pare il 68enne ha cercato di aggredirla, la donna ha dovuto difendersi. I Carabinieri appena sono giunti nell’abitazione hanno arrestato la donna con l’accusa di omicidio volontario.

Sul cadavere dell’uomo sono state trovate diverse ferite con 5 coltellate, le quali sono state sferrate all’addome e al torace, il coltello da cucina era vicino al cadavere dell’uomo.

Per il Nucleo Investigativo di Novara è ancora oscura la motivazione del diverbio avuto tra i due, il quale è sfociato nell’omicidio. La donna abita nello stesso quartiere dell’uomo deceduto, ha un marito e dei figli, serviva l’uomo da 4 anni, ogni due volte a settimana si presentava alle ore 9 presso la casa dell’uomo pensionato.

>>> POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Omicidio Kercher, Rudy Guede verso la libertà: ecco il motivo

Novara, il 68enne era originario dell’Abruzzo, era separato la moglie e i figli vivono altrove

Nella casa dell’uomo 68enne è stato trovato un pastore maremmano, il quale appartiene ad un conoscente della vittima, il cane è stato subito affidato agli operatori e volontario dell’ENPA.

L’uomo veniva descritto come una persona solitaria, frequentava poche persone e usciva poco di casa, la zona dove viveva è il quartiere Sant’Andrea, l’operaio ha lavorato per delle fabbriche tessili tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, quartiere è uno dei più difficili per la città, infatti c’è una fortissima presenza d’immigrati, i quali si sono fusi con il tessuto sociale più degradato e malfamato.

>>> POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Gabriele Defilippi oggi: chi è il giovane condannato per l’omicidio Rosboch

La donna era in evidente stato di shock, attualmente il Nucleo Investigativo dei Carabinieri non è riuscito a capire il movente e cosa sia accaduto durante quei tragici attimi dove la donna ha accoltellato per 5 volte l’uomo 68enne.

Impostazioni privacy