Tullio Pericoli: carriera e curiosità sul pittore e artista marchigiano

Ecco chi è Tullio Pericoli, il pittore e disegnatore marchigiano che sta esponendo a Palazzo Reale a Milano con la mostra monografica “Frammenti”.

Tullio Pericoli fa onore alla sua carriera installando una mostra monografica che è iniziata il 13 ottobre 2021 e finirà il 9 gennaio 2022, e si chiama “Frammenti”. Il un pittore marchigiano espone 150 opere esposte che partono dai suoi primi lavori del 1977 e arrivano ai nostri giorni. Il riferimento dominante dei quadri di Pericoli è il paesaggio visto  dall’alto.

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Tullio Pericoli (fonte: Youtube)
Tullio Pericoli (fonte: Youtube)

L’artista fonde le vedute che osserva con un’umanità che si forma al suo interno e da vita a storie quotidiane delle persone che ci vivono. Pensa il paesaggio come un involucro che avvolge le persone che ci abitano e ne sono immersi ma lo osservano da fuori.

Chi è Tullio Pericoli

L’artista nasce nella provincia di Ascoli Piceno, Colli di Tronto, e del suo luogo di nascita molto si ritrova nei suoi dipinti e dei luoghi dove ha vissuto e visitato. La passione per il disegno arriva da piccolo quando inizia a disegnare  sul giornale del Liceo classico che frequentava.

L’artista segue i consigli del padre e inizia a frequentare la Facoltà di Giurisprudenza di Urbino ma, a pochi esami dalla laurea capisce che la carriera dell’avvocato non fa per lui, e lascia l’università. In seguito decide di cercare fortuna nella città di Milano, dove vive tuttora, ritrovandosi inaspettatamente nel fermento dell’arte e della cultura.

Proprio in quegli anni inizia a lavorare per il quotidiano “Il Giorno” disegnando illustrazioni per i racconti di Calvino, Primo Levi, Gadda, Soldati. La sua attività di disegnatore si espanderà anche all’estero iniziando a collaborare anche con importanti giornali stranieri come New York Review of Books, il Guardian, El Pais. Nel 1984 approda a “La Repubblica” con la quale collabora tutt’oggi.

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Il suo soggetto preferito il paesaggio ma ha lavorato anche per commissionare ritratti e scenografie teatrali, che in seguito sono state messe in scena al Teatro Alla Scala o all’Opernahaus di Zurigo. Nel 1984 pubblica il volume “Robinson Crusoe” per la Olivetti. Aver pubblicato un suo progetto per un’azienda così importante gli da la possibilità di esporre per la prima volta al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.

Nel 1987, su committenza di Livio Garzanti, realizza, nella storica sede di via della Spiga a Milano, una pittura murale che racconta la vita della sua casa editrice e nel 1991 Milano gli dedica un’importante mostra a Palazzo Reale. Nel 2002 realizza le scene e i costumi de “Il Turco in Italia” di Rossini ancora una volta per il teatro Opernhaus di Zurigo.

L’importanza del paesaggio cresce soprattutto negli ultimi vent’anni e ha realizzato mostre in varie parti d’Italia, dal Nord a Sud, a partire da Palazzo Lanfranchi di Pisa, alla Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno, a Palazzo Fava a Bologna e a Palazzo Ducale di Urbino. Ma non solo Tullio Pericoli è apprezzato per le sue opera anche al di fuori della Penisola italiana, infatti è riuscito ad allestire un’istallazione anche all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo.

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Nel 2013 pubblica il volume antologico I paesaggi”, mentre un anno dopo realizza una mostra dedicata alla sensibilizzazione del territorio del Garda, dal titolo “Areonatura”. L’istallazione viene inaugurata al MAG Museo dell’Alto Garda, di Riva del Garda. Nel 2011 è stata scritta la sua priva biografia dall’autrice Silvia Ballestra, edito da Rizzoli, dal nome “Le colline di fronte”.

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