Sara Lucaroni, chi è la giornalista fidanzata con Andrea Scanzi

Sara Lucaroni, la giornalista e fidanzata di Andrea Scanzi, dai suoi viaggi ha imparato a non avere paura del prossimo, proprio perché lei è il prossimo. Nasce come giornalista freelance ed è laureata in Filosofia morale e Firenze.

 

La giornalista ha partecipato a diversi reportage per l’Avvenire, l’Espresso, il Speciale TF1 e SkyTG24, mentre nel 2018 la sua inchiesta sul traffico di organi ha visto come vittime i profughi, questo suo lavoro ha ricevuto il riconoscimento nella categoria “Mediterraneo e diritti negati”, proprio al Festival dei Giornalisti del Mediterraneo.

Sara Lucaroni, chi è la giornalista e fidanzata di Andrea Scalzi (Screenshot)
Sara Lucaroni, chi è la giornalista e fidanzata di Andrea Scalzi (Screenshot)

La giornalista si sta occupando della scrittura di un libro, molto esperta nella situazione del medio oriente, nel dettaglio di Siria e Iraq, sta cercando di raccontare quello che accade alle popolazioni dimenticate dai mass media dell’Occidente, come ad esempio la minoranza degli yazida e le vittime del genocidio da parte dello Stato Islamico.

La sua passione per il giornalismo nasce sin dalla tenera età, ma a 20 anni comincia a scrivere per dei giornali locali, subito dopo si iscriverà all’Ordine dei Giornalisti per poi prendere il suo tesserino da giornalista ancor prima di concludere gli studi in Filosofia.

Subito dopo collaborerà con un telegiornale per alcuni servizi sul piccolo schermo, nasce nella tv e nei giornali locali.

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Sara Lucaroni, comincia a muovere i suoi passi nei tg locali e nei giornali sin dai suoi 20 anni

Con questo inizio ha cominciato a muoversi nel giornalismo locale e anche nazionale, con questa scuola è riuscita a coltivare la passione per le inchieste internazionale. Il suo reportage più importante è quello in Iraq, a Sinjar nel 2015, questi erano i primi anni dell’Isis, la quale era fuori controllo e nessuno avrebbe mai colto la pericolosità.

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Il reportage nasce in ad Ottobre 2014 ricevendo una telefonata da un numero straniero, il ragazzo si trovava su una montagna a Sinjar, proprio al confine tra Iraq e Siria, cercava di esprimersi un italiano misto all’inglese, da lì la giornalista riuscì a capire che il numero gli venne girato da un contatto presso l’Ambasciata Irachena a Roma.

Il ragazzo chiedeva aiuto alla giornalista, proprio perché l’Isis stava attaccando la sua gente e sulla montagna del Sinjar si erano rifugiati degli uomini, donne e dei bambini i quali scapparono disperati durante il lontano Agosto del 2014.

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