Napoli, lo strano arresto di Yevhen Lavrenchuk: ecco come stanno le cose

Un caso di cronaca accaduto in questi giorni a Napoli rischia di diventare un caso diplomatico di grandi proporzioni: parliamo dell’arresto di Yevhen Lavrenchuk

L’artista direttore del Teatro Polacco di Mosca è stato arresto il 17 dicembre all’Aeroporto di Capodichino

Yevhen Lavrenchuk

Lo scorso 17 dicembre all’Aeroporto Internazionale di Capodichino a Napoli è accaduto un fatto di cronaca che, nei prossimi giorni, rischia di diventare una vero e propripo caso diplomatico.

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Parliamo dell’arresto di Yevhen Lavrenchuk regista ed attuale direttore del Teatro Polacco di Mosca, già candidato al Premio Nazionale Shevchenko e rettore della Prima Scuola ucraina di teatro e cinema. L’artista è stato posto in stato di restrizione su richiesta ufficiale della Federazione Russa.

Yevhen Lavrenchuk, secondo quanto recita il mandato di cattura internazionale è accusato di frode e corruzione, accuse per fatti risalenti al 2013 e mai verificati in pieno da un’indagine giudiziaria.

Napoli, arrestato Yevhen Lavrenchuk: “Sono perseguitato…”

Yevhen Lavrenchuk è attualmente ristretto presso il Carcere di Poggioreale a Napoli. Questi i fatti. Poi c’è tutta la parte singolare della vicenda e per descriverla non possiamo che partire della frasi dell’ex direttore dell’Odessa Opera Ballet.

“Il mio arresto è una vendetta di Putin” e ancora “Avvisate mia madre che sto bene ma non so ancora per quanto”. Da aggiungere, per completare il quadro, che la richiesta di estradizione da parte della Federazione Russa è stata praticamente immediata e che Eugene, questo il nome europeizzato del regista, rischia otto anni di carcere.

Ma perchè tutto questo? Per spiegare al meglio la situazione dobbiamo ricorrere alla geo politica ed alla crisi in corso tra Russia ed Ucraina una crisi che secondo molto analisti rischia di tramutarsi in conflitto armato.

Yevhen Lavrenchuk è una delle voci più potenti e seguite dell’opposizione al conflitto e per questo motivo è finito nel mirino di Putin. Da segnalare che in suo favore è partita una forte mobilitazione in rete, il gruppo Free Eugene Lavrenchuk conta già più di 1200 membri, mentre il Consolato Generale ha scelto di fornire assistenza medica e legale gratuita al proprio cittadino-

“Il Consolato dell’Ucraina a Napoli – spiega Oleg Nikolenko portavoce del Ministero degli Esteri ucraino – fornisce assistenza consolare al cittadino ucraino, detenuto in Italia il 17 dicembre su richiesta della Russia”.

Spiegando inoltre che i consoli sono in stretto contatto con l’amministrazione penitenziaria di Napoli e con i parenti del detenuto. Il caso è appena all’inizio ma promette di essere lungo e complicato.

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