Il James Webb ha concluso il dispiegamento dei pannelli solari

Il telescopio James Webb è riuscito a completare le operazioni per il dispiegamento dello scudo solare. Si tratta di una delle fasi più delicate della missione. Le manovre sono state eseguite in diversi giorni.

(Photo by Bill Ingalls/NASA via Getty Images)

Inizialmente, la fase di dispiegamento dello scudo solare ha tenuto tutti con il fiato sospeso, per la difficoltà e per alcuni inceppi, dovuti soprattutto ad un piccolo problema di lettura da parte dei sensori.

Gli ingegneri sono riusciti a risolvere il problema, dedicando del tempo anche a delle verifiche sull’alimentazione. Da quel momento “l’allarme” è rientrato e le operazioni sono andate a buon fine.

L’operazione, e in generale la missione del James Webb Telescope, ha messo alla prova gli ingegneri ma anche le migliaia di componenti che devono funzionare alla perfezione e in modo sincronizzato.

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Come spiega HDblog.it, l’apertura dello scudo solare ha richiesto la partecipazione di  “139 meccanismi di rilascio, 70 gruppi di cerniere, 8 motori dedicati, 400 pulegge e 90 cavi che presi in totale misurano circa 400 metri.”

Lo scudo solare fungerà da protezione, questo per evitare che il Sole danneggi il telescopio, ma anche per proteggerlo dalla Terra e dalla Luna. Gli sbalzi termici possono infatti contribuire a danneggiare i sistemi presenti sul telescopio spaziale.

Gli scienziati hanno spiegato che il telescopio, per essere integro, deve mantenere i 40 Kelvin, si tratta di una temperatura di -230 gradi celsius. Così si eviteranno anche le interferenze.

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Tra circa 6 mesi il telescopio raggiungerà la sua piena funzione. Questo vuol dire che il James Webb dovrà ancora portare a termine diverse operazioni, come l’allineamento dell’ottica del telescopio e la calibrazione di diverse componenti del telescopio più potente della storia.

Il telescopio avrà il compito di sostituire lo storico telescopio spaziale Hubble, lanciato nel 1990. La sua missione sarà quella di inviarci più informazioni possibili sulle Origini dell’universo.

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