Non mi lasciare storia vera? Cosa c’è di reale nella fiction

Non mi lasciare è la nuova fiction che da lunedì 10 gennaio sarà trasmessa su RaiUno. Com’è nata la narrazione

Vittoria Puccini, nei panni di Elena Zonin, da questa sera avrà il tuolo di protagonista in Non mi lasciare con Alessandro Roja e Sarah Felberbaum. È un crime story in quattro appuntamenti con otto episodi totale puntate di Ciro Visco, con la sceneggiatura di Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli.

Non mi lasciare
Vittoria Puccini in Non mi lasciare (screen Rai)

La storia è ambientata a Venezia con la Zonin che è una poliziotta e lavora a un’indagine della postale che segue un drammatico filo sul dark web di pedopornografia.

È un tema importante e delicato che dopo tutto quello che si legge sui giornali “il servizio pubblico doveva affrontare, naturalmente non in modo violento”, ha detto il vicedirettore di Rai Fiction Ivan Carlei alla conferenza di presentazione della miniserie.

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Non mi lasciare, Venezia al centro della scena

Una fiction che nasce quindi non da un caso particolare ma da tante storie che purtroppo la cronaca nera racconta, in Italia e in altre parti del mondo con agenti che in qualsiasi ora del giorno e della notte si tuffano nella parte segrete (e come in questo caso a volte più violenta e orrenda) del web.

Secondo Carlei la Rai, in quanto servizio pubblico, deve occuparsi di temi del genere che hanno visto gli sceneggiatori studiare e documentarsi su alcuni casi.

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Ma perché è stata scelta Venezia come teatro della vicenda? Mario Mauri, produttore di Papermoon, ha spiegato che si tratta della prima fiction italiana ambientata interamente nel capoluogo veneto utile per realizzare “un prodotto internazionale che potesse essere venduto anche all’estero, da una location che fosse amata e conosciuta in tutto il mondo”.

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