Limiti al contante, scattano i controlli per chi preleva troppo: cosa si rischia?

I pagamenti con carte si stanno diffondendo sempre di più. Molte persone, però, preferiscono ancora il contante: attenzione, arrivano dei limiti

Pagamento in contanti
Pagamento in contanti (Pexels)

Oggi come oggi, i pagamenti digitali si diffondono sempre di più, giorno dopo giorno. Le carte di credito e i bancomat sono affiancati da tutte le applicazioni come Paypal e Satispay, che consentono di pagare in modo pratico e veloce. Nonostante siano molti gli incentivi per stimolare le persone a preferire questi pagamenti, tracciabili e sicuri, sono ancora tante le persone che preferiscono il contante.

Se siete tra gli affezionati alla carta moneta, però, fate attenzione: potrebbe cambiare il limite di prelievo dal bancomat e le conseguenze potrebbero essere molto dure. Sanzioni in arrivo.

Limiti al contante: cosa cambia e quali sono le conseguenze

Prelievo al bancomat
Prelievo al bancomat (Pexels)

La legge ha stabilito dei limiti precisi per quanto riguarda il prelievo di contanti dal bancomat e  per gli scambi di contanti tra diversi soggetti. L’obiettivo di queste norme è quello di ridurre l’evasione fiscale e il mercato nero: i pagamenti elettronici, infatti, hanno il beneficio di essere tutti tracciati e tracciabili.

I limiti imposti dalla legge non riguardano solo i pagamenti di beni o servizi, ma anche le donazioni e i prestiti, oltre ai pagamenti di tasse, tributi e imposte.

Ad oggi, la legge stabilisce che il limite massimo di scambio di contanti sia € 2.000. Da questa somma in poi, si deve usufruire di strumenti come la carta di credito, il bancomat, gli assegni non trasferibili o i bonifici per scambiarsi denaro. Con la legge oggi in vigore, una violazione di questo limite comporta una sanzione che va da € 2.000 a € 50.000 e può essere imposta sia a chi paga, sia a chi viene pagato.

Dal prossimo anno, però, le cose potrebbero cambiare. Dal 1 gennaio 2023, infatti, sembra che il limite massimo di scambio di contanti venga letteralmente dimezzato, cioè sarà di € 1.000. La sanzione minima, però, dovrebbe scendere da € 2.000 a € 1.000. Questo ad oggi entrerà in vigore il primo giorno dell’anno prossimo, salvo proroghe o cambi in corsa. Se siete quindi restii ai pagamenti digitali, vi conviene iniziare a prenderci la mano prima che il limite venga dimezzato. Eventuali sanzioni, infatti, potrebbero gravare molto.

Questa regola non vale in due casi: nel caso di prelievi sul conto corrente e nel caso di versamenti. Il caso che rientra infatti nella legge che dimezza il tetto massimo di contanti riguarda lo scambio di denaro tra due soggetti diversi. Nel caso di un prelievo, invece, i soggetti sono l’intestatario del conto e la banca, che è deposito del denaro.

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