Attenzione al consumo di alga spirulina: questo prodigioso integratore può creare indesiderati effetti collaterali.
Da diversi anni l’alga spirulina si è configurata come uno degli integratori più efficaci e benefici, impiegata principalmente nella lotta ai chili di troppo. Quest’alga dalla colorazione blu o verde appartiene per composizione genetica al regno dei cianobatteri, e cresce naturalmente in serbatoi di acqua alcalina del Messico, dell’Africa e dell’Asia centrale.
Reca all’organismo benefici indubbi, ma attenzione: il suo consumo può generare anche infelici effetti collaterali al nostro organismo, vediamo quali.
Il consumo di alga spirulina apporta all’organismo svariati toccasana. Questo integratore è particolarmente utile durante i processi di perdita di peso corporeo: è povera di calorie (un cucchiaino contiene solo 20 calorie), e può essere assunta con frullati o gustose centrifughe ricche di vitamine.
Il suo alto contenuto di proteine, al contrario, agevola il senso di sazietà, aiuta lo sviluppo della massa magra e preserva la tonicità muscolare. L’alga spirulina contiene inoltre una vasta gamma di vitamine, a partire dalla C, B1, B6 e B5, passando anche per rame, zinco e manganese. Questi elementi nutritivi agevolano il processo metabolico, ostacolando l’assorbimento dei grassi, ed eliminando le tossine. Sopprime quindi l’appetito, abbassando inoltre il colesterolo cattivo, la glicemia e la pressione sanguigna. Tutti questi benefici lo rendono l’integratore perfetto per chi stia compiendo un percorso di dimagrimento.
Può essere assunta sotto forma di polvere, oppure di pratiche compresse da portare sempre con sé per una comoda assunzione, e il suo costo è piuttosto contenuto. Tuttavia a volte l’alga spirulina può rivelarsi responsabile di alcuni effetti collaterali decisamente fastidiosi. Sebbene tali episodi siano piuttosto rari, il consumo di questo integratore può provare sintomi quali nausea, vomito, stipsi, mal di testa e, nei casi più estremi, addirittura febbre.
La causa potrebbe risiedere nel processo produttivo della stessa: nella alghe si accumulano notoriamente molti metalli pesanti come piombo, arsenico e cadmio, se l’ambiente in cui prolifera risulta inquinato. Si rende quindi necessario controllare con attenzione il luogo di produzione dell’alga, e verificare semmai con il produttore i metodi utilizzati durante la lavorazione. Esistono diversi marchi affidabili e rigorosamente controllati: è bene optare per questi ultimi, controllando anche preventivamente le recensioni dei consumatori negli appositi portali web.
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