Ciclo mestruale, attenzione a questo inconveniente: se presente, bisogna intervenire con urgenza

Il nostro corpo ci invia segnali precisi: in caso di irregolarità del ciclo mestruale, è buona norma valutare attentamente il rischio di questa patologia.

ciclo mestruale irregolare
ciclo mestruale irregolare (fonte pexels)

Il ciclo mestruale è un evento fisiologico che accomuna ogni donna in età fertile. A partire dall’adolescenza, fino allo scoccare della menopausa, l’appuntamento mensile con il proprio utero rappresenta più una croce, che una delizia.

Oltre al dolore solitamente avvertito al basso ventre, ai fastidi alla zona lombare e alla sensazione di gonfiore addominale, il ciclo mestruale provoca anche maggiore ritenzione di liquidi, alterazioni dell’umore e variazioni dell’appetito. Un ciclo irregolare (troppo frequente o, al contrario, latitante per mesi) potrebbe essere indicativo dell’avvicinarsi del climaterio, ovvero della ridotta produzione di ovuli che precede la scomparsa definitiva delle mestruazioni. Se invece si è in piena età fertile, è bene prestare attenzione ai seguenti sintomi: potreste covare delle cisti a carico delle ovaie.

Cisti ovariche: il ciclo mestruale irregolare è il primo campanello d’allarme

ciclo mestruale irregolare
ciclo mestruale irregolare (fonte pexels)

Le cisti ovariche sono delle formazioni di tessuto che si sviluppano a livello delle ovaie: nella maggior parte dei casi si rivelano funzionali, e di natura benigna, ma oltre i 40 anni aumenta il rischio che si trasformino di natura tumorale maligna.

In genere le cisti ovariche assumono il carattere di formazioni endometriosiche, chiamate anche “cisti cioccolato”, e sono direttamente causate dalla presenza di tessuto endometriale e sangue. Meno spesso può insorgere il cistoadenoma: esso è un’ulteriore tipologia di cisti, solitamente colma di muco e siero. Deriva dall’embrione, e può contenere altri tessuti, come ad esempio capelli, denti, frammenti di tiroide e ossa. Infine le cisti possono essere di natura funzionale, legate perciò all’eccessiva crescita di un follicolo. Tale casistica trova una risoluzione spontanea nel giro di qualche settimana.

Come riconoscere dunque la presenza di cisti ovariche? Il primo segnale da monitorare è sicuramente l’alterazione del ciclo mestruale. Altri elementi da tenere in considerazione sono il senso di pesantezza a carico della zona pelvica, l’insorgenza di dolore durante i rapporti sessuali e la sensazione di pressione sulla vescica, unitamente ad un maggior richiamo alla minzione. Attenzione anche all’irregolarità intestinale, ad un aumento del volume dell’addome e all’insorgenza della febbre: in presenza di tutti questi sintomi, è buona norma rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia.

Trattamento e prevenzione delle cisti ovariche

Il trattamento può consistere nella somministrazione della pillola contraccettiva: tale misura è infatti la più utilizzata, anche se non sempre si rivela efficace. In ogni caso la prevenzione gioca un ruolo fondamentale: si consiglia infatti di effettuare visite ginecologiche a cadenza regolare, in modo da scongiurare lo sviluppo e la crescita di cisti maligne.

Impostazioni privacy