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Spinaci ritirati per contaminazione | Ci sono già dei casi allarmanti: controlla subito in frigo

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Giulia

Nelle ultime ore, il Ministero della Salute è intervenuto ritirando degli spinaci. Ci sono già segnalazioni preoccupanti: è pericoloso

spinaci (Pexels)

Il Ministero della Salute svolge un ruolo fondamentale per il controllo di ciò che è in commercio. Sebbene oggi l’attenzione è altissima e i requisiti da rispettare per poter mettere un prodotto in vendita sono molto precisi, può succedere che nel processo qualcosa vada storto. In questi casi, quindi, intervengono le autorità con ritiri precisi e puntuali e, sul sito, è possibile verificare ogni dettaglio relativo a questi temi.

Nelle ultime ore, sono stati ritirate dal mercato delle buste di spinaci freschi commercializzati da Il Gigante. La causa è ben precisa e, purtroppo, ci sono già alcune segnalazioni di avvelenamento: ecco cosa succede.

Spinaci freschi: contaminazione da mandragora

spinaci freschi (pexels)

Nelle ultime ore, il Ministero della Salute è intervenuto a gamba tesa su un lotto di spinaci freschi in busta a marchio Il Gigante. Il provvedimento è correlato a una segnalazione Rasff 2022.5877 che notifica il sospetto di una contaminazione da mandragora negli spinaci di IV gamma. Il prodotto ritirato è venduto in buste da 500 grammi e il numero di lotto è 273; scadono in data 07/10/2022 per cui, al momento del richiamo, il prodotto aveva già superato il termine di conservazione.

Gli spinaci in questione sono stati prodotti per Rialto Spa da Spinerb di Colleoni Andrea & C. Snc a Gorlago, in provincia di Bergamo. L’azienda informa che, se si possiede ancora questo prodotto, è bene non consumarlo e restituirlo al punto vendita. La notifica Rasff spiega che questa contaminazione avrebbe già causato dei sintomi di avvelenamento da parasimpaticolitici in due persone.

Gli organi di stampa, però, avevano parlato di una decina di persone di famiglie differenti, ricoverate nella zona di Napoli con sintomi riconducibili all’avvelenamento da mandragora. I Carabinieri e l’Asl Napoli 2 Nord hanno quindi identificato la merce contaminata, risalendo a un produttore di origini abruzzesi. La mandragora è infatti una pianta tossica, facilmente confondibile con altre commestibili: per questo è molto pericolosa e insidiosa.

I primi sintomi di avvelenamento da mandragora sono la secchezza della bocca, la visione offuscata, la difficoltà di minzione e l’arrivo di febbre alta. Può poi presentarsi sonnolenza, vertigini e mal di testa e nei casi peggiori anche deliri, allucinazioni, episodi maniacali e confusione mentale. In alcuni casi sfortunati, l’ingestione di mandragora può causare anche il coma e la morte: non va quindi assolutamente consumata.

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