Incredibile rivelazione di un giovane studente universitario sulle punizioni contro i dipendenti praticate nell’azienda dove stava facendo uno stage.
Una storia di malversazioni sul posto di lavoro quella che sta facendo il giro del web, sollevando proteste e indignazione. Una storia che proviene dalla Cina e che parla di trattamenti disumani e umilianti a danno dei dipendenti che non raggiungono gli obiettivi fissati dall’azienda.
![Punizioni terribili sul lavoro](https://www.ck12.it/wp-content/uploads/2022/12/Punizioni-sul-lavoro-ck12.it-22122022.jpg)
Il fatto è venuto fuori sui social media quando uno studente universitario, impegnato come stagista nell’azienda incriminata, si è sfogato raccontando quello che ha dovuto subire e rivelando l’esistenza di regole a dir poco inquietanti a carico dei dipendenti meno meritevoli.
L’episodio è accaduto nella città di Zhengzhou, capitale della provincia di Henan, un’area della Cina a forte crescita economica, dove evidentemente lo sviluppo della produzione di merci e servizi non è andato di pari passo con il riconoscimento dei diritti inalienabili dei lavoratori.
Dipendenti maltrattati, una racconto assurdo: punizioni disumane
Il giovane studente ha raccontato che i dipendenti dell’azienda in cui era impegnato come stagista sarebbero costretti a mangiare uova crude se non raggiungono nel tempo previsto gli obiettivi fissati dai vertici aziendali.
Il ragazzo ha spiegato che il suo tirocinio si è concluso prima della scadenza stabilita, subito dopo essersi rifiutato di rispettare questa regola umiliante, che per altro può risultare dannosa per la salute. Difronte al suo rifiuto, i dirigenti si sarebbero infuriati decidendo di mandarlo via prima della conclusione naturale dello stage, scrivendo però che lo studente universitario lasciava il posto per “motivi personali”.
![Terribili punizioni sul lavoro](https://www.ck12.it/wp-content/uploads/2022/12/Punizioni-a-lavoro-ck12.it-22122022.jpg)
Il racconto del ragazzo ha fatto subito il giro della rete, scatenando indignazione e polemiche a non finire, fino a riscuotere la solidarietà di migliaia di persone, che hanno condannato aspramente i metodi usati dall’azienda di Zhengzhou. Successivamente è apparso un video nel quale si vedrebbero chiaramente alcuni dipendenti della stessa azienda mentre chiudono gli occhi nauseati, prima di bere tuorlo e albume direttamente dal guscio. Inoltre sul web è venuto fuori che sempre nella stessa azienda sarebbe in uso un’altra punizione, da scegliere in alternativa a quella dell’uovo, ovvero ingerire l’intero contenuto di un tubetto di mostarda.
In queste ore l’ispettorato del lavoro di Zhengzhou sta indagando sulla faccenda che è tutta da verificare. Per ora le autorità hanno in mano il racconto di un semplice stagista, ma le cose potrebbero cambiare se anche i dipendenti confermassero il racconto del ragazzo. Intanto da parte dell’azienda è arrivata una mezza confessione, ammettendo di usare “premi” e “punizioni” per motivare i lavoratori affinché raggiungano gli obiettivi stabiliti.
Articolo di Michele Lamonaca