Coronavirus, polemica sui test rapidi: “Sono inaffidabili” – VIDEO

Polemica sui test rapidi per il Coronavirus che vengono utilizzati in questi giorni, il chirurgo plastico Roy De Vita in un video: “Sono inaffidabili”.

(ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

I test rapidi per il Coronavirus che vengono utilizzati in questi giorni sarebbero inaffidabili. Parola di Roy De Vita, primario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”, che in un lungo video proposto sul suo canale Youtube racconta quella che è stata una sua esperienza familiare. In sostanza, i due figli della compagna del luminare della chirurgia plastica e la fidanzata di uno di loro sarebbero risultati con i nuovi test rapidi dei “falsi negativi”.

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La tesi di Roy De Vita sui test rapidi per il Coronavirus

In sostanza, stando a quanto testimoniato dal medico, i tre ragazzi avevano appuntamento alle 15 del pomeriggio per il tampone e alle 15.40 lui ha ricevuto un messaggio dalla compagna che lo avvertiva, tirando un sospiro di sollievo, che i giovani erano negativi. Roy De Vita pretende di vederci chiaro, sottolineando l’impossibilità di avere risultati efficaci in così poco tempo. Non solo: rileva come il tampone sia stato solo nasale e non orofaringeo. Inoltre, uno dei due figli della compagna ha anche un po’ di febbre. Per tale ragione, il chirurgo plastico prende tempo e chiede alla compagna di tenere ancora in isolamento i ragazzi.

Si informa sull’efficacia di quei test rapidi e in seguito sceglie di far fare il tampone tradizionale ai tre giovani: a questo test, i tre risultano positivi. Inoltre, la carica virale – a detta di chi ha effettuato il tampone – è “elevatissima”. A questo punto, il chirurgo plastico pone delle domande ben precise: “Se non avessero fatto il secondo tampone ora i ragazzi sarebbero in giro come liberi untori tranquilli della loro negatività. Un’altra considerazione ma stiamo parlando dello stesso test che viene fatto negli aeroporti? A questa domanda c’è una risposta ed è sì. Quindi quanti falsi negativi girano in Italia al rientro dalle vacanze?”. Roy De Vita conclude: “Se questa è l’affidabilità del test rapido è molto più pericoloso del non fare nulla”.

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