Paura in Russia: “Buon compleanno Putin” e si dà fuoco in strada

In occasione del 68esimo compleanno del presidente Putin, un uomo di 71 anni si è dato fuoco in una strada affollata di San Pietroburgo. L’autore del gesto aveva con sé un cartello che recitava “Buon compleanno Putin”.

(ALEXEY NIKOLSKY/SPUTNIK/AFP via Getty Images)

Paura nelle strade di San Pietroburgo dove un uomo si è dato fuoco tra i passanti inorriditi. Prima del drammatico gesto l’anziano, un uomo di 71 anni, aveva indossato un cartello con scritto “Buon compleanno signor Presidente” riferendosi a Vladimir Putin che proprio ieri, mercoledì 7 ottobre, ha compiuto gli anni.

“Buon compleanno Putin” e si dà fuoco in strada

A riportare la notizia è stato il Moscow Times. La terribile vicenda è accaduta a San Pietroburgo, in una strada affollata, vicina a negozi e uffici. L’autore del gesto è un piccolo imprenditore russo di 71 anni che, secondo i media locali, per due decenni aveva gestito una società immobiliare non lontana dal luogo dove si sono svolti i fatti.

In un video di pochi secondi, si vede che l’uomo si è immolato nel fuoco improvvisamente. Nonostante l’uomo si contorcesse dal dolore provocato dalle fiamme, i passanti inorriditi non hanno prestato subito soccorso. Ci sono volute diverse decine di secondini prima che qualcuno intervenisse per spegnere le fiamme avvolgendo l’uomo con dei cappotti.

Secondo alcuni testimoni oculari, prima di darsi fuoco l’uomo portava con sé un cartello con scritto “Buon compleanno signor Presidente”, riferendosi chiaramente a Vladimir Putin che proprio ieri ha compiuto 68 anni. L’anziano uomo è rimasto ferito gravemente ed stato ricoverato in ospedale in condizioni critiche nel reparto di terapia intensiva. Secondo quanto riporta il quotidiano locale Moscow Times, il 71enne avrebbe riportato ustioni di primo e secondo grado su quasi la metà del corpo.

È il secondo caso in una settimana in Russia di immolazione: venerdì scorso, infatti, la giornalista Irina Slavina è morta dopo essersi data fuoco davanti alla sede della polizia di Nizhny Novgorod. Nel suo ultimo post sui social media ha confessato ai seguaci di “incolpare la Federazione Russa” per la sua morte.

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