Patrick Kersalé, la riscoperta della musica: la sua emozionante storia

Chi è il noto etnomusicologo Patrick Kersalé, la riscoperta della musica: la sua emozionante storia, come “rianima” strumenti scomparsi.

Patrick Kersalé (screenshot Youtube)

Nato nel 1959, Patrick Kersalé è sia un etnomusicologo che un archeologo musicale. A dargli spazio in Italia per raccontare la sua storia è stato Alberto Angela, con un servizio dedicato all’arpa Khmer, scomparsa probabilmente dopo il XIV secolo in Cambogia, nel corso della trasmissione “Passaggio a Nord Ovest”, andata in onda nella giornata di sabato 24 ottobre. Lo studioso ha trascorso gli ultimi 30 anni viaggiando in tutto il mondo, principalmente in Africa occidentale, Sud-est asiatico, India, Nepal ed Europa.

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Cosa sapere sull’etnomusicologo Patrick Kersalé

Entrando in contatto con altre culture, è andato alla ricerca della musica tradizionale a rischio di scomparsa, al fine di preservarne la memoria. Così ha preso a sviluppare programmi di conservazione culturale. Ha svolto numerose missioni in Cambogia per raccogliere filmati audiovisivi nei siti archeologici entrando a contatto con la musica dei popoli aborigeni di Ratanakiri e Mundolkiri. Dal 2009 studia gli strumenti musicali di epoca angkoriana, attraverso l’iconografia, le iscrizioni e gli oggetti archeologici.

Sulla base di questa ricerca, ha ricostruito strumenti estinti dal VII al XVI secolo. Grazie alla sua esperienza sul campo e alla sua conoscenza, tipi diversi di arpe, cetre, cembali, tamburi, trombe e conchiglie che erano scomparsi nel corso dei secoli sono stati letteralmente riportati in vita. Il materiale emerso e le sue sonorità sono reperibili grazie agli album che ha prodotto nel tempo e che riguardano la musica delle minoranze etniche. Spesso ai dischi in formato compact disc e ai dvd sono abbinate anche diverse pubblicazioni che ripercorrono la storia della musica scomparsa.

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