Sette persone sono morte e dieci al momento risultano ferite a seguito di un attacco compiuto in sei punti della città. Un aggressore sarebbe stato ucciso dagli agenti, mentre un altro sarebbe stato arrestato.
Durante l’agguato si sarebbe verificata anche un’esplosione. Tra le vittime anche un poliziotto. Secondo il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, si sarebbe trattato di un attentato compiuto da un commando di almeno tre persone, di cui uno di loro sarebbe morto dopo essersi fatto saltare in aria con una cintura esplosiva.
Secondo alcuni media locali, nel corso dell’attacco sarebbero stati presi anche degli ostaggi all’interno di un ristorante giapponese di Mariahilfer Strasse, cuore del centro storico di Vienna.
I primi spari sono stati esplosi intorno alle ore 20:00 in Seitenstettengasse, nei pressi della sinagoga. Gli altri poi probabilmente durante la fuga degli attentatori.
La polizia è intervenuta con una maxi operazione. La sinagoga era chiusa quando sono stati esplosi gli spari, al momento il luogo è stato recintato dalle forze dell’ordine e la polizia ha rivolto un appello ai residenti di restare in casa.
“L’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani. I miei pensieri sono con le vittime e la gente di Vienna sulla scia dell’orribile attacco di stasera. Siamo con l’Austria”, ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha commentato l’attentato: “Ferma condanna dell’attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna. Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti”.
L’episodio è stato commentato dal premier francese Macron: “Noi francesi condividiamo lo shock e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della capitale. Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. E’ la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”.
L’attentatore sarebbe ancora in fuga. La comunità ebraica ha invitato a non lasciare le proprie abitazioni e a non indossare la kippah. Ma non c’è alcuna certezza che la sinagoga fosse l’obiettivo dell’attacco.
“Non è un attacco alla sinagoga. Non sappiamo ancora cosa sia. Ci sono stati spari e abbiamo detto alla nostra comunità di restare in casa”, queste sono state le parole di Erika Jakubovits, la direttrice esecutiva della comunità ebraica di Vienna.
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