Melancholia cantano Bloodmoney di Poppy: la storia del brano

A X-Factor i Melancholia, band folignate in gara nel talent show, cantano Bloodmoney di Poppy: la storia del brano della cantante.

(screenshot video)

Terzo singolo dal suo terzo album in studio I Disagree, Bloodmoney di Poppy è la terza traccia di quel disco. È stato rilasciato il 6 novembre 2019 insieme a un video musicale. Il video musicale ha attualmente oltre 3 milioni di visualizzazioni su YouTube. Si tratta di uno dei brani più famosi della giovane cantante statunitense, classe 1995, nata a Boston ma poi trasferitasi appena 18enne a Los Angeles.

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La storia di Bloodmoney di Poppy

La canzone parla di esperienze negative che sia Poppy che Titanic Sinclair – regista del videoclip – hanno vissuto come artisti, come quelle di dover affrontare l’ipocrisia e i bugiardi. Sinclair ha rivelato che la canzone è stata creata per superare la frustrazione e il blocco dello scrittore, e che la sua filosofia per la canzone era “rompere il sintetizzatore Moog di Poppy senza toccarlo”. Poppy ha spiegato in un’intervista ad Alternative Press che la canzone parla anche della sua “comprensione o incomprensione della religione”.

Brano scritto in quello che ha definito “un bivio della mia vita”, la cantante Poppy ha spiegato che la canzone parla anche di “una persona molto ipocrita che è stata in giro per molto tempo”. All’interno del brano, che è stato duramente attaccato per alcuni suoi passaggi ritenuti blasfemi, c’è anche un verso che dice “Non dimenticare mai l’eccesso di un uomo / Perché le mani afferrano sempre quello che possono” e che è un omaggio alla canzone dei Depeche Mode “Everything Counts”.

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