La battaglia di Maria Sole e la fertilità senza utero

Maternità surrogata, Maria Sole Giardini è fertile ma non può avere figli perché non ha l’utero. Ma una legge potrebbe cambiare tutto

Maternità surrogata
Foto associazione Luca Coscioni

Per molte donne (e uomini) è un dramma non riuscire ad avere figli. Un sogno magari coltivato per anni che poi si infrange davanti a certezze scientifiche come l’infertilità. Quella di Maria Sole Giardini è una storia simile a molte, anzi, a poche: a chi come lei è affetta da una malattia rara che pare colpisca una donna su cinquemila; la sindrome di Mayer Rokitansky.

In pratica la fertilità c’è, le ovaie funzionano, ma manca l’utero. Maria Sole è sposata e con suo marito vorrebbe crescere un figlio e le vie per poterlo fare in questo caso sono due: l’adozione o la fecondazione assistita, detta anche gestazione per altri.

Ma c’è un grande problema: in Italia è illegale e farlo all’estero dov’è consentito è una cosa solo per ricchi e ricchissimi. Un’altra via ci sarebbe se solo il legislatore la vorrebbe creare: consentire per legge la possibilità di consentire la cosiddetta gestazione per altri.

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Maternità surrogata, la bozza di legge dell’associazione Luca Coscioni

Un vuoto giudiziario in Italia che sta smuovendo delle coscienze con in primo prima fila chi vuole essere chiamato mamma o papà. Lo scorso 9 ottobre Maria Sole Giardini e altre persone sono scese in piazza davanti alla sede di chi potrebbe risolvere il problema scrivendo una legge. Nel pomeriggio di quel giorno davanti al Parlamento degli aspiranti genitori con l’associazione Luca Coscioni hanno manifestato in piazza Montecitorio.

L’associazione da anni si sta occupando della questione. Nel 2016 ha messo nero su bianco una bozza legge di “gestazione solidare”, ossia – a differenza ad esempio degli Stati Uniti – che prevede la gravidanza senza alcun compenso. Una legge quindi che in nome della solidarietà, uno dei principi della Costituzione Italiana, consentirebbe a migliaia di cittadini di realizzare i propri sogni consentendo il pieno sviluppo della persona umana come recita l’articolo 3 della Carta costituzionale.

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