Il cambio della guardia alla guida della sanità della Regione Calabria è il classico rimedio peggiore male, l’arrivo di Giuseppe Zuccatelli al posto di Saverio Cotticelli, infatti, diventa nell’arco di poche ore una nuova buccia di banana sulla quale scivola il governo guidato da Giuseppe Conte. Vediamo i dettagli.
Partiamo dai fatti. Ieri mattina, 7 novembre, su tutti gli organi di informazione è esploso il caso del generale dei Carabinieri, in pensione, Saverio Cotticelli, commissario ad acta per la Sanità della Regione Calabria, una delle quattro regioni rosse. Cotticelli aveva “dimenticato” di redigere il piano Covid del territorio di sua competenza. La mancanza di Cotticelli è stata svelata da uno scoop di Rai 3, scoop che ha costretto il premier Conte a rimuoverlo.
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Bene, bravi, bis azione rapida e veloce. Tanto veloce che ieri sera, 7 novembre, il Ministro per il Sud, il Democratico Giuseppe Provenzano ha comunicato urbi et orbi, con un tweet apparso sul proprio profilo ufficiale, di aver “appena nominato il nuovo commissario alla sanità in Calabria” nella persona del dottor Giuseppe Zuccatelli. “Persona di grande competenza e capacità operativa”, sottolinea nel tweet Provenzano che “avrà il sostegno per l’emergenza e oltre, dando pari dignità ai cittadini, recuperando ritardi e diritti perduti”.
Secondo la nota diffusa da Palazzo Chigi il nuovo commissario ad acta della sanità calabrese “vanta una lunga esperienza nel campo del management sanitario”. E via un lungo elenco di incarichi nei quali il 76enne Zuccatelli è stato operativo. Presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Agenas, manager per la spesa sanitaria in Campania e Abruzzo e dal 2019 alla guida delle aziende ospedaliere “Pugliese Ciaccio” e “Mater Domini” di Catanzaro. Nel curriculum manca un dettaglio fondamentale, il fatto di essere un dirigente della sede di Cesena del Movimento Democratico Progressista, il partito del Ministro Roberto Speranza, ma forse è una banale dimenticanza.
Chi non dimentica mai nulla è invece la rete. Tanto che nella mattinata di oggi, 8 novembre, inizia a circolare un video, di cui anche noi della Redazione di Cronaka12 siamo in possesso, in cui Zuccatelli svela le proprie teorie, decisamente negazioniste, sulla diffusione del coronavirus Covid-19, malattia della quale è vittima lui stesso proprio in questi giorni.
“Le mascherine non servono a un cazzo” dice Zuccatelli nel video. “L’unica cosa che serve davvero è la distanza”. Ma non solo “Per beccarti il virus dovresti baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca”. E ancora: “Il virus te lo becchi se ti arrivano la gocce di saliva per 15-20 minuti”. Non è chiaro il periodo nel quale il video è stato girato, ovviamente è del 2020, ma in ogni caso si tratta di una visione decisamente negazionista della situazione. E’ compatibile con la dura battaglia che Zuccatelli è chiamato a combattere?
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