Caserta, porta la moglie in campagna e la uccide: si è costituito

Femminicidio a Caserta, a San Felice a Cancello un 34enne ha violato la quarantena e ha ucciso la moglie prima di chiamare i carabinieri

Ancora un caso di un marito che uccide la propria moglie. Questa volta è successo a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Un 34enne ha violato la quarantena e ha ucciso la moglie prima di chiamare i carabinieri.

Michele Marotta, di 34 anni e positivo al Covid e pertanto in quarantena, ha portato in una zona di campagna sua moglie Maria Tedesco, di quattro anni più giovane, e lì le ha sparato quattro colpi di pistola.

Ha lasciato sul posto sia la donna che l’arma ed è rientrato a casa dove ha avvisato i carabinieri. I militari hanno raggiunto l’uomo presso la propria a abitazione ed è stato portato via. Successivamente i carabinieri si sono recati sul luogo del delitto indicato dall’uomo.

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Uccide la moglie a San Felice a Cancello: il movento è forse un litigio

Non c’è ancora certezza sul movente dell’omicidio. Al momento la causa più accreditata è quella della lite che sarebbe avvenuta sia oggi che ieri come avrebbero testimoniato dei parenti.

Il luogo del delitto è stata la collina del Mattinale a Cancello Scalo, frazione del comune casertano. Le indagini sono affidate alla compagnia di Maddaloni, coordinati dal capitano Stefano Scollato.

Purtroppo si torna a parlare di femminicidio, un termine che non piace a molti ma che rende bene l’idea. Il tema aveva avuto più spazio nella cronaca un po’ più diffusamente a maggio, durante la Fase 2 dopo il lockdown. Durante la chiusura, infatti, è stato calcolato che era stata uccisa una donna ogni due giorni. I dati sono riportati da osservatoriodiritt.it che cita un dossier del Ministero dell’Interno.

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