Nel mese di Dicembre scorso, il Ministero della Salute ha introdotto la telemedicina: scopriamo di cosa si tratta, come funziona e come viene codificata dalla tecnologia
La telemedicina raggiunge la notorietà nel 2020 come risposta alla necessità di aiutare il sistema sanitario ”provato” dalla pandemia relativa al Covid-19. La telemedicina, però, è usata da circa vent’anni anche se deve essere considerato che, grazie alla sviluppo perpetuo della tecnologia negli ultimi anni, ora sta raccogliendo i suoi frutti.
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Per telemedicina si fa riferimento alla possibilità di usare la tecnologia per abilitare l’assistenza sanitaria da remoto. Significa che è possibile dare ai medici e al personale sanitario la possibilità di seguire i pazienti a distanza, grazie all’ausilio di un computer. La telemedicina si utilizza principalmente nella diagnosi di problemi sanitari di esigua rilevanza, si utilizza per lo scambio di informazioni in relazione ai trattamenti domiciliari, per i controlli di routine post-trattamento o per il monitoraggio nel caso vi siano malattie croniche da tenere sotto osservazione. Si usa anche quando il paziente sia impossibilitato a raggiungere la struttura ospedaliera per motivi fisici.
La Clinica Mayo (un’organizzazione statunitense non-profit per la pratica e ricerca medica) definisce la telemedicina come: l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione digitale, come computer e dispositivi mobili, per accedere ai servizi sanitari a distanza e gestire l’assistenza sanitaria. Tecnologie, accessibili a tutti. La Clinica Mayo esplica anche un esempio di telemedicina, prendendo in considerazione un soggetto diabetico. Il paziente in questione, può utilizzare il proprio cellulare o il proprio computer per caricare su di essi il programma degli alimenti e inserire la registrazione dei farmaci assunti e il livello degli zuccheri. In questo modo il dottore può visionarli da remoto e rispondere in maniera più rapida. In aggiunta, il paziente, potrebbe effettuare autonomamente da casa lo screening fotografico della retina senza dover andare personalmente in ospedale. Tutte operazioni fattibili a distanza che in pochi minuti possono essere sbrigate.
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