In arrivo la riclassificazione delle regioni secondo i dati aggiornati di contagi e ricoveri: colore rosso confermato per la Provincia autonoma di Bolzano, rischia l’Umbria.
Nella giornata di domani, venerdì 29 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità comunicherà i nuovi dati del monitoraggio dei contagi e dei ricoveri, che andranno a indicare i cambi di colore delle regioni a partire da domenica 31. La rilevazione degli esperti farà riferimento alla settimana dal 18 al 24 gennaio, con un aggiornamento fino al 27.
Al momento la mappa dell’Italia comprende: 14 regioni in zona arancione, ossia Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Sardegna e Lombardia; 5 aree gialle, ovvero Campania, Basilicata, Molise e Toscana, più la Provincia autonoma di Trento; 2 zone rosse, ossia Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano.
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Secondo quanto previsto dal regolamento attuale, una regione non può passare dalla zona rossa a quella arancione e dalla zona arancione a quella gialla prima di due settimane effettive. Sulla base degli ultimi indicatori, la Sicilia è in netto miglioramento e potrebbe essere quindi inserita tra le aree arancioni. Discorso diverso per la Provincia autonoma di Bolzano, che resterà rossa almeno per un’altra settimana. L’unica nuova regione che al momento rischia di entrare nella fascia più restrittiva è l’Umbria, dove si registra un rischio alto per la terza settimana consecutiva.
La Liguria, attualmente arancione, è la tra le regioni maggiormente candidate a passare alla zona gialla insieme al Veneto. A parte la Puglia tutte le altre regioni arancioni hanno registrato un miglioramento dei dati, che se confermato dall’Iss le porterebbe tutte in zona gialla, eccezion fatta per la Sardegna, che non ha ancora raggiunto i 14 giorni consecutivi in zona arancione, ma dove è anche in corso un dibattito con il governo per contestare i dati che l’hanno portata al declassamento della scorsa domenica.
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Tra le aree al momento gialle, quelle che rischiano di passare alla zona arancione sono Molise e Provincia autonoma di Trento. Confermata ancora una volta l’impossibilità di convertire una regione al colore bianco, in cui occorre avere un Rt inferiore a 1 e un’incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. Ad oggi la più vicina a tali requisiti è la Basilicata, che se dovesse confermare il trend positivo diventerà tra qualche settimana la prima zona bianca d’Italia.
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