Quel gran pezzo dell’Ubalda: censura e curiosità sul film con Edwige Fenech

Quel gran pezzo dell’Ubalda, cosa c’è da sapere sul film del 1972 con la bellissima Edwige Fenech e Pippo Franco

Quel gran pezzo dell'Ubalda

Come molti film della diva Edwige Fenech la pellicola del 1972 provocò delle polemiche e non pochi malumori da parte della pudica società italiana di quegli anni che ancora non aveva accettato del tutto le rivendicazioni di libertà sessuale del 1968.

Il titolo per intero è Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda: molto lungo e che già dice molto sul genere e contenuto. Oltre alla bella attrice franco-italiana il protagonista maschile è Pippo Franco.

La trama: Olimpio de’ Pannocchieschi (Pippo Franco) torna nel suo paese dopo una guerra. Finalmente può riabbracciare Fiamma, sua moglie, che però non si può concedere a causa di un voto: dovranno passare 15 giorni dal ritorno del suo uomo. Nel frattempo l’ex soldato deve ritrovare la pace anche con il vicino, il mugnaio Mastro Oderisi. Questi si è risposato con la bella Ubalda Olimpio perde una cotta per lei: fa di tutto per conquistarla.

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Quel gran pezzo dell’Ubalda: vietato agli under 18, poi i tagli

Come molti film della commedia sexy all’italiana, costò poco per produrlo, almeno a confronto con l’incasso al botteghino che per questo genere erano sempre altissimi: 90 milioni di lire spese, 640 milioni incassati al botteghino.

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Ottenne il nulla osta della censura ma fu vietato ai minori di 18 anni per “scene scabrose con risvolti triviali“. Per trasmetterlo in televisione furono tagliati oltre un un metro e trenta centimetri di pellicola e così ottenne la visione per tutti, minorenni inclusi.

 

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