Filo Vals, è uno dei volti emergenti sulla scena della musica italiana. Il mese scorso è uscito il primo album omonimo
Se i suoi singoli hanno avuto un discreto successo non è certamente per caso. La voce calda di Filo Vals ha piace ai giovani soprattutto che l’hanno premiato su Spotytify e YouTube. Ora quei brani sono contenuti nell’album omonimo da poco uscito con l’aggiunta di otto inediti.
Quattro le lingue parlate e cantante dal 27enne romano che per nome d’arte ne ha scelto uno semplice che riprende quello dell’anagrafe, Filippo Valsecchi. A loccifielitalia.it.com il giovane cantautore aveva dichiarato in occasione dell’uscita dell’album il mese scorso che mettere il suo nome al disco è un po’ retrò, ma anche motivato sostenendo che “questo progetto artistico sono proprio ‘Io’“.
Un cantautore alle prime armi che ha cercato di “imparare” il mestiere dai grandi del passato e del presente, sia autori nostrani come Dalla e De Gregori ma anche internazionali come Bon Marley e Bon Dylan. L’album può infatti essere definito variegato: diverse sonorità nate da diverse esperienze e sensazione che quell’Io ha vissuto e sentito.
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Filo Vals è figlio di un grande produttore
Filippo è figlio del produttore cinematografico Pietro Valsecchi che ha firmato alcuni dei più grandi successi della Mediaset con le serie Distretto di Polizia e I liceali. Ma le scelte del ragazzo sono state diverse. Dopo il liceo ha studiato a Londra ma nessuna carriera lavorativa ha voluto intraprendere in linea con gli studi fatti. La musica è il suo amore e così chitarra in spalle è tornato a Roma e ha provato a intraprendere la carriera da musicista.
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In un’intervista al Messaggero aveva detto che i pregiudizi per il suo cognome sono stati una costante ma non si è arreso. Aveva capito di avere la stoffa giusta, glielo disse un produttore a Los Angeles che sentì dei suoi pezzi quando lavorava in uno studio di registrazione per passare l’aspirapolvere e portare caffè.