Rita Pavone, la dedica dei Pink Floyd: cosa c’è di vero

Curiosità sull’amata cantante italiana Rita Pavone, la dedica dei Pink Floyd: cosa c’è di vero in questa notizia a lungo riportata.

(foto pubblico dominio)

Sicuramente è una delle artiste più note della musica leggera italiana, con una carriera molto importante negli anni Sessanta. Nel corso di quel periodo infatti confezionò brani come La partita di pallone, che il 16 febbraio 1963 arriva al primo posto in hit-parade per due settimane.

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Escono nel giro di poco tempo altre hit come Sul cucuzzolo e Il ballo del mattone: stiamo parlando di Rita Pavone, cantante davvero senza tempo. Nel 1964, arriva per lei un altro tassello importante della sua carriera: è la protagonista principale dello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, diretto da Lina Wertmuller.

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Davvero i Pink Floyd hanno dedicato dei versi a Rita Pavone?

Ma c’è una leggenda metropolitana sulla sua carriera che dura ancora oggi, nonostante le smentite e le evidenze. Secondo questa “voce diffusa”, il brano San Tropez, contenuto nel disco Meddle dei Pink Floyd, vedrebbe citata proprio Rita Pavone. Stando a quanto è sempre stato raccontato, quel verso sarebbe “I hear your soft voice calling to me / Making a date for Rita Pavone”. Lei stessa, in diverse interviste, sostiene che nel corso dell’estate del 1973, avrebbe incontrato alcuni membri dei Pink Floyd.

Questo avvenne durante un tour della cantante in Costa Azzurra, qualche anno dopo un libro dedicato ai Pink Floyd edito dalle edizioni Arcana, aveva riportato quella frase così come citata e “conosciuta”. Rita Pavone si è spesso definita incredula per questo dettaglio ma a molti appare evidente che le cose non stiano esattamente così. Innanzitutto, Meddle è uscito nel 1971, quindi un paio di anni prima del famigerato incontro, inoltre il verso esatto del brano si concluderebbe con “later by phone”. Insomma, una versione dei fatti che è evidentemente altra rispetto a quanto riportato in Italia per anni.

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