Erika e Omar, oggi vent’anni dal delitto di Novi Ligure

Erika e Omar, il 21 febbraio 2001 uccisero la mamma e il fratellino di lei: la cronaca lo ricorda come il delitto di Novi Ligure

Erika e Omar Novi Ligure
Erika De Nardo (Screen YouTube)

Esattamente vent’anni fa, il 21 febbraio 2001, Novi Ligure, in provincia di Alessandria, divenne in poche ore nota a tutta Italia per quel delitto atroce. Due fidanzatini minorenni, Erika de Nardo e Mauro Favaro, sedici anni lei e diciassette lui, uccisero Susy e Gianluca, madre e fratello minore di lei. Il piccolo aveva solo 12 anni, la donna 43.

Furono gli stessi assassini ad avvertire le forze dell’ordine. Provarono a inventarsi una storia dicendo che i responsabili furono degli albanesi che si erano introdotti in casa per un furto. Gli inquirenti però non diedero peso a queste parole.

Iniziarono le indagini e provarono che la tesi sostenuta dai fidanzatini non era credibile né supportata da alcun accertamento e così furono loro due a finire sul banco degli imputati.

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Erika e Omar: quale fu il movente del delitto

In questi anni si è parlato molto del padre di Erika. Anche lui doveva essere vittima del massacro secondo gli assassini. Nonostante quest’odio, l’uomo – che non era in casa – non ha mai abbandonato la figlia durante il carcere. Nel corso di tutto questo tempo le vite degli assassini sono cambiate. In prigione lei ha conseguito un titolo accademico laureandosi in Lettere e Filosofia.

L’uomo si è chiuso in silenzio, senza però far mancare l’appoggio a quella figlia che gli ha tolto la moglie e un bambino. Omar dal 2010 è libero e vive in Toscana. Lei invece fino al 2011 è stata nella Comunità Exodus di don Antonio Mazzi. In seguito si è anche sposata.

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Il movente era semplicemente eliminare gli ostacoli che impedivano il loro amore. La famiglia di lei infatti non era d’accordo che i due si frequentassero. Nel corso della confessione ammisero che il piano era premeditato e che cominciarono a parlarne ad ottobre, quattro mesi prima.

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