Willie Peyote ridicolizza Barbara D’Urso: “Il pezzo non lo hai capito”

Il rapper torinese prende in giro anche Barbara D’Urso: “Ha condiviso il mio pezzo, ma è evidente che non l’abbia capito”.

(Instagram)

Il giorno dopo il Festival di Sanremo è Willie Peyote show: da questa mattina, infatti, su tutti i social rimbalzano gli hashtag contenenti il suo nome, la sua canzone e le sue frecciatine. Il rapper torinese ne ha veramente per tutti e dopo le critiche lanciate a Ermal Meta, Aiello e Francesco Renga, e dopo aver sottolineato il trattamento non proprio professionale da parte della Rai nella consegna dei premi, nel mirino è finita anche la conduttrice Barbara D’Urso.

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Willie Peyote contro Barbara D’Urso: “Il pezzo non lo hai capito”

La nota conduttrice partenopea, ieri sera ha seguito da casa il Festival di Sanremo, condividendo dal suo profilo Instagram i suoi artisti preferiti, tra cui Malika Ayane, Coma_Cose, Arisa e Willie Peyote. Proprio in merito a quest’ultimo, Barbara D’Urso ha pubblicato con entusiasmo una registrazione dell’esibizione del rapper torinese, allegando gli hashtag “siamo schiavi del live” e “Non è la D’Urso”. Appare evidente che la D’Urso, il testo del brano non lo ha proprio capito, confondendo la frase “siamo schiavi dell’hype” con “siamo schiavi del live”.

Se sia stata una vera e propria gaffe o una modifica voluta da Carmelita per ingigantire l’hashtag che riguarda il suo programma, non ci è dato sapere. Quello che è certo è che Willie Peyote ha preso la palla al balzo, ripostando la storia Instagram della conduttrice e aggiungendo un commento sottile: “la famosa comprensione del testo”.

Guglielmo Bruno, questo il suo vero nome, nella conferenza stampa di questa mattina ha aggiunto il carico, specificando ai giornalisti che se la D’Urso ha condiviso il suo brano Mai dire mai (La locura) – vincitore del Premio della Critica Mia Martini – è perché, evidentemente, non ha compreso il senso del brano.

Ieri ho visto la D’Urso che condivideva la mia performance, quindi sono consapevole che non l’abbiano capito il pezzo, questo mi pare evidente – ha detto Willie Peyote che ha poi aggiunto – va bene così in realtà, fa comunque ridere, il gioco era un corto circuito, se uno viene e si prende in giro è normale che poi qualcuno capisca e qualcun altro no”.

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Per chi lo conosceva già prima del suo approdo a Sanremo, questo è un Willie Peyote che non stupisce, perché da sempre abituato a dire ciò che pensa con assoluta franchezza. Lo stesso testo della canzone portata in gara sul palco dell’Ariston è una critica aperta e ironicamente tagliente alla cultura e alla politica nel nostro Paese. “L’obiettivo della musica che faccio – ha dichiarato – è sempre quello di cercare di sviluppare una discussione intorno alle cose che dico. La canzone non è una sfilza di insulti e frecciatine che ho lanciato ai miei colleghi, è un discorso sulla musica, su come la percepiamo e la viviamo, anche all’interno di noi addetti ai lavori”.

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