Cepu, arrestato per bancarotta il fondatore Francesco Polidori

Cepu, Francesco Polidori ai domiciliare nell’ambito di un’inchiesta della Procura capitolina: quali sono le accuse

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Guardia di Finanza (Getty Images)

Nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha posto ai domiciliari Francesco Polidori, il fondatore di Cepu, il gruppo che si occupa di formazione universitaria. Con lui altre cinque persone coinvolte a vario titolo nei reati di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

A un collaboratore dell’imprenditore è stata disposta la misura interdittiva per un anno del divieto temporaneo di esercitare attività di impresa. L’uomo è risultato essere il depositario delle scritture contabili e si occupava della gestione finanziaria di alcune aziende del gruppo Cepu. Sono stati anche sequestrati beni per un valore di 28 milioni di euro.

Sotto sequestro anche la sede dell’università telematica E-Campus – rientrante nel gruppo Cepu – a Novedrate, nel Comasco. L’indagine, denominata Tutoring, ha acceso i riflettori sui fallimenti di due società che hanno avuto un passivo di 180 milioni di euro. Da queste nel corso degli anni Polidori ha distratto asset delle società e ha sfruttato importanti marchi del settore istruzioni e servizi. Così avrebbe eluso il versamento di imposte.

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Cepu, sarebbero 140 milioni di euro le imposte non pagate

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Francesco Polidori (screen YouTube)

In oltre dieci anni il gruppo Cepu avrebbe sottratto all’Erario circa 140 milioni di euro. Secondo le indagini della Guardia di Finanza gli indagati avrebbero creato un sistema con complesse operazioni societarie come la creazione di una fiduciaria in Lussemburgo. Questa serviva per dissimulare la reale proprietà di immobili e marchi. Era infatti intestata a terzi ma riconducibile agli indagati.

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Beni e marchi erano sottratti a società fallite, fatti confluire poi in una società creata ad hoc, anche questa ora posto sotto sequestro. Nell’ordinanza di custodia cautelare il Gip ha evidenziato il ruolo di Polidori, principale autore dei presunti reati per aver “svolto un ruolo importantissimo sia sul punto di vista direttivo, organizzativo, anche operativo”.

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