Pompiano, sequestra la fidanzata e la denuda nei boschi: 25enne in manette

Una ragazza è stata rapita dal suo fidanzato ed è stata costretta a camminare nuda nei boschi solo perché aveva manifestato l’intenzione di lasciarlo. 

omicidio montecassino
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Un 25enne, già censurato, ha trascinato la sua convivente in un furgone per portarla nei boschi del bresciano dove la giovane è stata costretta a spogliarsi e a chiedere perdono per aver manifestato l’intenzione di lasciarlo. Le indagini sono scattate in seguito alle chiamate ai Carabinieri dei vicini della coppia, che li avevano visti litigare malamente poco prima. Il 25enne è stato arrestato mentre la giovane è stata trasportata in Pronto Soccorso per le cure.

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Il rapimento della giovane

Entrambi operai della Bassa, la coppia si era conosciuta un anno fa. La loro convivenza era incominciato quando era iniziato il lockdown. Inizialmente, la relazione filava liscia ma ad un certo punto la gelosia del 25enne aveva incominciato a farsi sempre più insistente. Sospettava infatti un tradimento, per questo aveva iniziato a controllare assiduamente il telefono della vittima, ad accompagnarla a lavoro e la segue. Dubbi che sarebbero stati avanzati dall’entourage del suo fidanzato.

Le liti diventano sempre più frequenti, fino a quando una sera lui le mette le mani addosso. Quella è la goccia che fa traboccare il vaso. La ragazza decide di lasciarlo e gli dice di lasciare casa l’indomani. Lui obbedisce, ma poi va a prenderla a lavoro. Qui, un’ennesima litigata dove lei ribadisce non solo l’intenzione di lasciarlo ma anche la possibilità di denunciarlo.

È la miccia che lo acceca definitivamente. Si apposta sotto casa della giovane e l’attende. Quando lei arriva, una nuova litigata, questa volta non solo a parole ma anche con le botte. A questo punto, lui la trascina sul suo furgone bianco, continuando ad insultarla e minacciandola di morte nonostante le suppliche della fidanzata. Dopo 45 minuti percorsi tra strade sterrate, la coppia arriva a Vestone, dove la giovane viene fatta scendere e costretta a denudarsi per percorrere i boschi. “Chiedimi perdono perché volevi lasciarmi. E confessa il tradimento” le urlava.

La chiamata dei vicini

Le macchina dei soccorsi si è attivata grazie alla chiamata dei vicini di casa della coppia. Alla Centrale Operativa di Verolanuova, infatti, arriva la segnalazione di una coppia che discute animatamente in strada a Pompiano, con l’uomo che grida “adesso basta, ti ammazzo”. Quando la pattuglia arriva sul posto non trova più nessuno, ma attraverso le immagini del circuito di videosorveglianza privato riescono a risalire all’identità dei due.

Per trovare la coppia i carabinieri contattano la famiglia della vittima a Lumezzane. Chiedono alla madre della ragazza di chiamare la figlia. Lei risponde proprio mentre stava vivendo gli attimi più brutti della sua vita. “Volevo dirti che ci sono qui i carabinieri, vi stanno cercando per un paio di chiarimenti sull’incidente in auto che avete fatto nei giorni scorsi”. L’uomo ascolta la conversazione, dopo aver costretto la vittima ad inserire il viva voce e decide di andare alla Stazione Carabinieri di Lumezzane. Il furgone viene pedinato dai militari in abiti civili fino alla caserma, dove il giovane viene arrestato.

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La ragazza, una volta liberata, è stata portata all’ospedale di Manerbio per le cure e ora è al sicuro in una località protetta. L’uomo, invece, è in carcere a Canton Mombello.

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