Nicola Ventola, l’ex calciatore sposato: chi è Kartika Luyet

La vita privata di Nicola Ventola, l’ex calciatore di Bari e Inter sposato: chi è Kartika Luyet, cosa fa oggi l’ex modella.

(Andreas Rentz/Getty Images)

Nata in Brasile, classe 1977, figlia di madre indonesiana e padre svizzero, Kartika Luyet ha doppio passaporto, ovvero è svizzera, ma naturalizzata italiana. Proprio nel Paese elvetico, nel comune di Savièse, Canton Vallese, è cresciuta. Giovanissima, si è poi trasferita in Italia e oggi è nota nel nostro Paese come modella. Da quasi 20 anni è sposata con Nicola Ventola.

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L’ex calciatore, tra gli altri, di Bari, Inter e Atalanta, classe 1978, è stato da giovane uno dei più grandi talenti del nostro calcio, per poi perdere molta della sua brillantezza. Lei invece ha esordito come modella a soli 16 anni in Francia, mentre nel nostro Paese divenne nota grazie alla pubblicità di uno noto marchio automobilistico.

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Cosa sapere su Kartika Luyet, moglie di Nicola Ventola

Fu invece Fiorello a portarla in televisione nella trasmissione Stasera pago io, del 2001 e l’anno dopo la fotografa Daniela Federici l’ha immortalata per il calendario di Max. Le sue esperienze televisive, nonostante tutto, non furono molte: scelte di dedicarsi alla famiglia e ad altre attività. Dal matrimonio con Ventola, nel 2003, è nato il figlio Kelian. La coppia vive a Torino, dopo aver vissuto per qualche anno a Bergamo. Attualmente, la modella ha dato da qualche anno vita a una linea di smalto per unghie biologico.

Sul suo addio al mondo della moda, Kartika Luyet ha sottolineato in un’intervista al settimanale Max: “In realtà avevo deciso di chiudere con la carriera di modella. A 23 anni ero stanca e volevo fare altre cose, riprendere a studiare per diventare arredatrice”. Peraltro, ha sempre avuto un certo disagio in quel ruolo, come ha raccontato lei stessa, spiegando di aver incontrato una volta un medico volontario in aereo, che tornava dal Ruanda: “L’ho bersagliato di domande perchè avevo paura che se avesse smesso di raccontare, mi avrebbe chiesto che cosa facevo io”.

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