Le Iene, Tina potrebbe esser morta per un femminicidio?

Le Iene ricostruiscono la storia di Tina morta nel 2019 dopo esser arrivata in ospedale a causa di un trauma cranico, un braccio rotto e diversi lividi.

Luigi Costa, il caso di femminicidio, e l'irreperibilità dell'uomo (Le Iene)
Luigi Costa, il caso di femminicidio, e l’irreperibilità dell’uomo (Le Iene)

Suo figlio Luca sospetta che il convivente, l’abbia picchiata, proprio due mesi fa i due si erano conosciuti in chat. Il convivente risultava irreperibile, grazie alla Iena Nina Palmieri il servizio è andato in onda alle Iene per riuscire a trovare l’uomo scomparso da mesi.

La sera stessa una segnalazione è arrivata in redazione, infatti l’uomo è stato ritrovato, secondo la famiglia di Tina sarebbe stato proprio lui ad esser coinvolto nella morte di Tina, dopo aver passato due mesi in chat con la vittima.

Nel momento in cui viene rintracciato dalla Iena, l’uomo si chiude in un silenzio tombale e ribadisce più volte di aver sbagliato persona. Il figlio della donna sospetta che sua madre sia deceduta perché è stata picchiata dall’uomo.

Infatti dalle ultime ricostruzioni, sembra che l’uomo era con lei nel momento in cui la donna si sarebbe sentita male. Dalle prime parole al 118 sembra che la donna abbia avuto un malore nel sonno.

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Le accuse della famiglia di Tina sulla vicenda

Nel momento in cui Tina arriva in ospedale, i medici riscontrano un forte trauma cranico, un braccio rotto e diversi ematomi. Entrerà in coma qualche istante dopo per poi morire il 25 Settembre del 2019.

Suo figlio si è sempre chiesto se la morte di sua madre fosse un femminicidio, dopo due anni di indagini ancora non c’è una risposta plausibile e l’uomo che era con lei è irreperibile.

Tina aveva 54 anni, era di Policoro, in Basilicata, aveva conosciuto l’uomo in chat a Luglio del 2019, qualche settimana dopo l’uomo si trasferisce da lei.

La donna cambia radicalmente il suo modo di fare, isolandosi dal mondo, mentre il suo compagno sembra controllare tutto quello che lei fa nella sua vita.

Nel mese di Agosto i vicini hanno assistito a delle violente liti tra la donna e l’uomo, anche il 10 Agosto ci fu un violento scontro con il figlio Luca a Policoro. La donna è stata vista più volte con ferite sulla testa e diversi lividi sul collo.

Nel corso del tempo ci sono state delle chiamate al 118, ma l’ultima chiamata del 15 Settembre parla di una caduta della donna in bagno, la quale avrebbe provocato una frattura al braccio e il trauma cranico fatale.

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L’uomo è rimasto in libertà ed è sospettato di aver causato la morte della donna

Se le accuse fossero vere, l’uomo rischierebbe fino a 24 anni di reclusione, la polizia Scientifica ha trovato sul posto delle “tracce di evidenti condotte violente”, e soprattutto delle tracce biologiche su un oggetto contundente.

Un fermaporta metallico che sarebbe stato utilizzato e poi cestinato. Diverse donne hanno riconosciuto l’uomo in questione come una persona violenta, i racconti narrano tutti la stessa versione.

Una donna aveva conosciuto l’uomo qualche mese prima di Tina, infatti i due erano andati nell’ultimo posto dove era stato individuato, un’ostello a Policoro dove è rimasto per 5 mesi senza pagare.

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Ci sono state anche delle segnalazioni di alcuni centri d’accoglienza, l’uomo è stato ritrovato a Piazza di Roma mentre dormiva nel bel mezzo degli scatoloni.

La mattina seguente una ragazza si avvicina a lui riprendendolo e chiedendogli la sua storia, l’uomo avrebbe dichiarato di essere divorziato e di avere un figlio di 26 anni.

Avrebbe anche parlato della sua ultima relazione con la sua donna deceduta, Tina. Dicendo che la donna sarebbe andata a riposarsi perché non stava bene e non si è più ripresa.

Inoltre, l’uomo avrebbe espresso la sua opinione anche sul figlio della donna, Luca, dicendo che si è inventato tutto. Secondo l’uomo la donna litigava con suo figlio al telefono, i vicini pensavano che stesse litigando con il compagno.

 

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