Indagine Swg: gli italiani mettono l’ambiente al primo posto

Secondo una indagine dell’osservatorio Swg la maggioranza degli italiani mette al primo posto la tutela ambientale, anche sull’aumento dell’occupazione. Un dato che evidenzia una crescita della sensibilità sul tema “ambiente” nell’ultimo anno.

MAGLIE, ITALY – APRIL 10: Olive trees completely dry because they suffer from Xlella fastidiosa are seen on April 10, 2019 in Maglie, Italy. Climate change, extreme weather and Xylella fastidiosa, a bacteria transmitted by insects, are causing a severe decline in Italian olive oil production, with some experts predicting the country may ultimately need to import oil from other countries. Olive oil is a backbone of the Italian economy, cuisine, and culture, with some olive groves supporting trees which are thousands of years old, and the industry responsible for thousands of jobs.

Per la maggioranza degli intervistati l’importanza della tutela ambientale è una questione primaria. Abbiamo visto come questo particolare anno pandemico abbia sottoposto tutti noi ad una maggiore proiezione verso logiche sostenibili, forse anche grazie agli effetti visibili  incontestabili dal punto di vista della riappropriazione dell’ambiente dei propri spazi dal momento in cui i processi umani e industriali si erano per forza di cose frenati davanti al Covid-19.Il 54% degli italiani crede che la tutela ambientale sia fondamentale anche rispetto alla crescita dell’occupazione. L’indagine è stata commissionata da Bluenergy Group a Swg, nel quadro della Giornata della Terra del 22 aprile 2021.

La ricerca è stata portata avanti dall’osservatorio nel marzo del 2021 con il metodo CAWI, come riporta il Sole 24 Ore: il campione era formato da 1.500 soggetti maggiorenni e residenti in Italia. Sembra che in Italia stia crescendo la consapevolezza da parte dei cittadini sul tema ambientale e conseguentemente anche l’impegno, anche se in modo minoritario. Solo il 20% degli intervistati crede che le persone siano impegnate nel tutelare l’ambiente e la natura (il 14% nel 2020), hanno invece più consapevolezza i 35-44enni, con il 33%. La percezione è in modo notevole aumentata rispetto a 10 anni fa. l’81% crede anche che le singole azioni quotidiane possano contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.

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L’86% dei rispondenti è fortemente preoccupato per il riscaldamento, tre italiani su quattro non credono che ci sia allarmismo su questo dato, il (76%), la maggior parte sono giovani, soprattutto studenti, 87%. Il 24 % invece crede che ci sia un allarmismo esagerato.

Ma la tutela dell’ambiente sembra non avere limiti, tanto che il 54% mette al primo posto la tutela ambientale, anche sulla questione occupazione, e in tempo di crisi economica questo dato è sorprendente, pur non essendo altissimo. A pensare che l’ambiente vada salvaguardato sono soprattutto i giovani che hanno sviluppato una maggiore sensibilità sulle tematiche attinenti: molti sono millennial, il 76%  con un’età compresa tra i 18 e i 24 anni, gli anziani sono il 69%, over 64. Altro aspetto fondamentale riscontrato dalla ricerca è quello emozionale: chi sostiene quotidianamente con azioni pratiche la tutela ambientale è un individuo notevolmente soddisfatto, il 56%, fiducia il, 28% e sensazioni di orgoglio il 28%.

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Tre italiani su quattro hanno tra le altre cose fiducia nella scienza e nelle associazioni ambientaliste, vere ali propulsori del cambiamento sostenibile e dalla spinta nella tutela ambientale. Altro dato curioso è quello che 41% dei rispondenti “riconosce l’impegno dei fornitori di energia elettrica, gas e acqua” ma non quello del governo e dell’amministrazione pubblica che si ferma al 29% ma anche quello dei singoli cittadini, 35%.

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Per gli italiani l’informazione gioca un ruolo chiave: “avere una maggiore evidenza degli effetti di ciascuna azione sostenibile”, dice il 51%  e avere a disposizione maggiori dettegli sui comportamenti da tenere, 41%. Il 37 % vorrebbe comunque agevolazioni economiche in cambio di azioni sostenibili.

“Per favorire la transizione energetica, riconoscere il valore intrinseco delle risorse ambientali e tutelarle il più possibile abbiamo scelto, ormai da qualche anno, di fornire energia elettrica da fonti rinnovabili e gas con emissioni compensate. Abbiamo creato una divisione che si occupa di efficientemente energetico e grazie alle nostre società ESCo siamo in grado di progettare e realizzare interventi capaci di rendere il più efficiente possibile i consumi quotidiani, quindi di consumare di meno e di produrre meno CO2 per scaldare o raffrescare case, uffici, aziende” ha affermato come riporta il Sole 24 Ore Alberta Gervasio, amministratore Delegato di Bluenergy Group.

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