Vaccini: la tabella di marcia, a giugno tocca ai 40-50enni

Vaccini: l’Italia ha raggiunto la fatidica quota delle 500 mila vaccinazioni: a fine giugno arriverà il turno della fascia tra i 40 e i 50 anni, ma alcuni dubbi sono ancora da chiarire, le dosi potrebbero non essere sufficienti per i ritardi nelle consegne. AstraZeneca l’incognita principale.

MODENA, ITALY – DECEMBER 27: A patient is vaccinated at Baggiovara Hospital (Modena Province) as it started the administration of Covid-19 Vaccine on December 27, 2020 in Modena, Italy. The first vaccination session was dedicated to hospital staff followed by clinically vulnerable people next week. The European Medicines Agency approved the Pfizer/BioNTech covid-19 vaccine on Monday, paving the way for a Dec. 27 rollout among EU countries. (Photo by Max Cavallari/Getty Images)

A maggio l’Italia riceverà 17 milioni di dosi di vaccini, altre 30 saranno invece disponibili a giugno. L’obiettivo di Figliuolo delle 500mila dosi giornaliere è stato raggiunto – adesso per mantenere la tabella di marcia sarà necessario ricevere le forniture stimate e la puntualità delle case farmaceutiche. Il modello di riferimento è a distribuzione di Pfizer, che consegna le dosi settimanalmente e in modo regolare. Tutti gli altri vaccini a differenza di quest’ultimo passano da Patrica di Mare per poi essere smistati.

Il nodo che tiene sulle spine la stessa tabella di marcia è la questione AstraZeneca, in due mesi dovrebbero arrivare 7 milioni di dosi, serviranno, anche per necessità, ad effettuare i richiami per i soggetti che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino Vaxzevria, si tratta in molti casi del personale scolastico e delle forze armate.

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Al momento, seguendo le tracce di questa tabella di marcia, l’accelerazione dovrebbe arrivare verso la metà di maggio, anche se, come abbiamo già visto nelle scorse settimane non vi è certezza in tal senso. La variabile delle consegne dei vaccini è infatti il nodo che preoccupa maggiormente. Il commissario Figliuolo ha dichiarato, come riporta il Sole 24 Ore che “Entro metà luglio vaccinato il 60% degli italiani” – inoltre ha affermato come l’intenzione sarebbe quella di aprire “una fase parallela” e dar via alla vaccinazione in modo parallelo tra poche settimane per la fascia dei 30-59 anni.

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Corsia preferenziale però per le vaccinazioni aziendali, per mettere al sicuro i lavoratori, motore economico del paese. Come scrive il Corriere della Sera, l’obiettivo è al momento anche quello di creare altri 732 punti vaccinali e rafforzare la rete, in collaborazione con le grandi aziende. La campagna vaccinale per gli over 60 potrebbe concludersi tra qualche giorno e poi toccherà ai 50enni, in tal senso alcune regioni sono più avanti di altre nella prenotazione della somministrazione. Gli 80enni risultano quasi coperti ma la fascia 60-79 dovrà essere coperta totalmente, fasce più a rischio, così come quelle dei soggetti fragili. La fascia 40-44 dovrebbe poter accedere alle prenotazioni per la prima parte di luglio – a fine maggio invece partiranno le prenotazioni per la fascia 45-49. Per quanto riguarda l’immunità di gregge, con questa tabella di marcia dovrebbe arrivare a settembre (l’80%). Stime che però dovranno essere confermate dai fatti.

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