Morti sul lavoro, questa mattina in una fabbrica a Busto Arsizio un uomo è rimasto schiacciato da una fresa: indaga la procura per omicidio

Questa mattina a Busto Arsizio nel Varesotto un operaio di 49 anni, Christian Martinelli, è rimasto schiacciato in una grande fresa industriale. L’incidente è avvenuto nell’azienda Bandera. L’uomo è stato soccorso e trasportato presso l’ospedale di Legnano ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il Pm Susanna Molteni della locale Procura della Repubblica ha sequestrato il macchinario che ha ucciso l’uomo. È stato aperto un fascicolo per omicidio colposo al momento a carico di ignoti.
“Non ci sono abbastanza controlli, né abbastanza attenzione e non si considera la sicurezza sul lavoro un vincolo, ma un costo”. Queste le parole di Maurizio Landini, il segretario della Fiom a Uno Mattina. La questione della sicurezza sul lavoro è infatti ritornata di attualità dopo la morte nel pretese di Luana D’Orazio, giovane 22enne madre di una bambina.
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Morti sul lavoro, riesplode un nuovo caso
È morto l’operaio di 49 anni rimasto schiacciato da un’enorme fresa industriale, in una fabbrica di Busto Arsizio (Varese). Per l’uomo, trasportato d’urgenza in ospedale a Legnano in gravi condizioni, i medici non hanno potuto fare nulla #ANSA https://t.co/za452xIyAA
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) May 5, 2021
L’Ansa riporta quando dichiarato dalla vedova dell’operaio morto oggi a Busto Arsizio all’esterno della fabbrica per ritirare i suoi oggetti personali. La donna ha detto che il marito lamentava che erano in pochi a lavorare. Martinelli oltre alla moglie lascia due bambine. La Procura darà disposizione per procedere all’autopsia.
Con il nuovo tragico caso trova ancora più alimentazione la questione dei morti sul lavoro. Sono anni che secondi i dati gli incidenti provocati da varie cause portano alla morte mediamente di due o tre persone al giorno.
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Una strage che continua purtroppo in ogni regione del paese per varie cause come il mancato rispetto delle norme basilari di sicurezza, imprese dove gli investimenti in questo delicato settore vengono visti come costi sottratti ai guadagni e mancanza di controlli.