Auto elettriche: tra 6 anni costeranno meno delle termiche

Uno studio focalizzato sulle auto elettriche lancia una previsione: le auto elettriche costeranno meno di quelle termiche dal 2027. La rotta potrebbe quindi invertirsi ed entrare al centro della transizione. 

WASHINGTON, DC – APRIL 22: Electric vehicles are displayed before a news conference with White House Climate Adviser Gina McCarthy and U.S. Secretary of Transportation Pete Buttigieg about the American Jobs Plan and to highlight electric vehicles at Union Station near Capitol Hill on April 22, 2021 in Washington, DC. The Biden administration has proposed over $170 billion in spending to boost the production of zero-emission buses and cars and increase the number of EV charging stations. (Photo by Drew Angerer/Getty Images)

A citare la ricerca è il sito di informazione automobilistica alVolante – la ricerca è stata realizzata da BloombergNEF e commissionata dalla ong Transport & EnvironmentAl momento le auto elettriche hanno prezzi maggiori rispetto a quelle con motore a scoppio, anche a causa dei costi di produzione maggiori. I prezzi rispetto agli inizi sono in calo e gli incentivi, anche se non ingenti hanno fatto la propria apparizione all’interno dei programmi di governo. Nel contempo anche le prestazioni delle auto elettriche hanno subito un progressivo aumento.

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Il cosiddetto punto di pareggio, secondo la ricerca, sarà raggiunto nel 2026 e nel 2027 le auto dovrebbero iniziare a costare meno, anche rispetto a quelle termiche. La parità nel prezzo dovrebbe invece, come pronostica BloombergNEF, avvenire nel 2025: si partirà dai veicoli commerciali, poi suv, berline e utilitarie. 

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Nel processo di diminuzione dei costi e dei relativi prezzi alla vendita, contribuirà in modo sostanziale l’abbassamento del costo delle batterie. Le normative poi, contribuiranno in qualche modo a rendere conveniente per una casa automobilistica produrre auto elettriche, soprattutto in Europa. BloombergNEF ha stimato che i costi delle “batterie” hanno subito un abbassamento dell’87% tra il 2010 e il 2019 – entro il 2030 è previsto un ulteriore calo. Altro elemento da tenere in considerazione è l’aumento della domanda da parte degli utenti che avranno maggiori opportunità di sceglie diversi modelli e tipologie di auto a seconda delle proprie necessità. Diverse case, come ad esempio Volkswagen, stanno puntando molte risorse sul comparto elettrico – la casa automobilistica tedesca ha lanciato già da diversi anni la piattaforma MEB – l’obiettivo è proprio quello di ridurre i costi di produzione nell’ottica dell’economia di scala e di fornire diversi modelli di auto.

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