Riace, rischia otto anni di condanna l’ex sindaco Mimmo Lucano: il motivo

Riace: rischia quasi otto anni di condanna l’ex sindaco Mimmo Lucano. I motivi della clamorosa richiesta della Procura di Locri

Mimmo Lucano
Mimmo Lucano (Google)

C’era una volta un piccolo centro della Calabria, Riace, che era diventato un modello di integrazione in tutto il mondo, ammirato ed imitato. Quel centro che fino ad allora era famoso nel mondo per via dei meravigliosi Bronzi, ora diveniva un meraviglioso regno dove l’utopia di vedere genti divers, popoli diversi perfettamente integrati tra loro era realtà. Ma il sogno, o meglio l’illusione, durò poco.

Il pubblico ministero di Locri, Michele Permunian, ha chiesto per l’ex sindaco della città ideale, una condanna a sette anni ed undici mesi: Ma perché? Che cosa ha fatto di così grave? Secondo il PM, l’ex sindaco Lucano era a capo di un’organizzazione malavitosa che lucrava sull’arrivo dei migranti anche per meri scopi elettorali, cioè, in parole povere, per prendere qualche voto in più.

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Tanto basterebbe per rimanere a bocca aperta. Il borgo che ha fatto dell’accoglienza il suo mantra, si trasforma in un’orrida banda di trafficanti di migranti, un vero e proprio sistema criminale. A dire il vero questa tesi che la procura ha portato avanti fin dall’inizio, non ha mai convinto il giudice per le indagini preliminari. Anche riguardo all’autorizzare i domiciliari per Lucano, che all’epoca ancora sindaco del borgo, il Gip ha bollato l’accusa di associazione a delinquere come assolutamente priva di fondamento.

Dopo quasi quattro anni, i magistrati di Locri insistono sulle loro tesi. Secondo il loro modello Riace altro non era che un “Postificio” dove sarebbero stati sistemati gli amici ed i parenti una volta approvati i diversi progetti. Sistemati amici e parenti con un buon posto di lavoro, questi si sarebbero prontamente sdebitati accorrendo a massa alle urne a votare per il sindaco Lucano. Poco importa se stiamo parlando di una località di duemila abitanti dove, come in altre migliaia di piccoli centri italiani, sono quasi tutti imparentati tra loro ed ovviamente tutti si conoscono.

Riace: rischia una condanna di otto anni l’ex sindaco Mimmo Lucano

“Le intercettazioni dimostrano Il Sistema clientelare costruito da Lucano, dominus  di un sistema che garantiva un importante afflusso di denaro. A Lucano, ha detto Il pm nel corso della sua requisitoria, si rivolgevano i riacesi per ottenere un’occupazione all’interno delle Associazioni , il tutto a prescindere da una valutazione sulle competenze in materia di immigrazione. Il corrispettivo per l’assunzione si sarebbe tramutato nel sostegno elettorale nei confronti della compagine politica riconducibile al sindaco “.

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Tutto ciò avveniva, sempre secondo l’accusa, senza che il sindaco intascasse alcun euro, il suo unico tornaconto era la cabina elettorale, dove tutti lo ringraziato con il voto. La parola ora passa agli avvocati della difesa, che hanno già anticipato che “non condividiamo, dunque, le argomentazioni e conclusioni della pubblica accusa che contesteremo”. Siamo solo all’inizio della partita.

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