Maria Falcone parla del suo impegno nel contrastare l’illegalità. “Metodo Falcone” e alle sue innovazioni investigative è dedicato anche, in prima tv alle 21.20 sempre su Rai Storia.
“Quando è morto Giovanni, io l’ho pianto non soltanto come fratello, ma l’ho pianto come cittadina italiana. Cittadina italiana che aveva vissuto accanto a lui i momenti fondamentali della sua lotta”. Parole di Maria Falcone nel lungo e inedito dialogo con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia che – domenica 23 maggio alle 20.45 su Rai Storia – è il “cuore” del palinsesto scelto dalla stessa sorella del magistrato ucciso dalla mafia per “Domenica Con”, in onda dalle 14 alle 24 per la Giornata della Legalità, nel 29° anniversario della strage di Capaci. (clicca qui per vedere il programma in streaming)
Un dialogo sulla lotta alla mafia e su quel “metodo Falcone” che la rivoluzionò profondamente e che è ancora attualissimo, dice la Ministra Cartabia: “La grande attualità della visione di Falcone e del suo metodo sta nella capacità di adattarsi ad epoche e contesti sempre diversi, puntando su coordinamento, anche internazionale, e granitica ricerca delle prove. Ora questo metodo deve essere anche il punto di riferimento, per evitare che le preziose risorse del Recovery siano intercettate dalla criminalità organizzata”.
Al “metodo Falcone” e alle sue innovazioni investigative è dedicato anche, in prima tv alle 21.20 sempre su Rai Storia, lo Speciale di Alessandro Chiappetta, con le testimonianze dal Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho; del vicepresidente di EuroJust, Filippo Spiezia; degli ex magistrati del pool di Palermo, Gioacchino Natoli e Ignazio De Francisci; dell’ex dirigente della Sezione investigativa della Squadra Mobile di Palermo, Guglielmo Incalza; del giornalista Salvatore Cusimano; e dello storico Salvatore Lupo.
Nel resto del palinsesto – tra documentari e reportage – Maria Falcone unisce nel ricordo il fratello Giovani e quanti come lui hanno condiviso passione civile e impegno antimafia, pagando con la vita: il collega e amico Paolo Borsellino; Pietro Scaglione, il primo magistrato vittima della mafia; Pio La Torre; Piersanti Mattarella; Don Giuseppe Puglisi.
Ma non manca un film sul tema, alle 17.10, con “In nome della legge” di Pietro Germi.
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. E questo l’abbiamo fatto in tutti i modi in questi anni, tanto da trasformare il 23 maggio da una data di dolore – quello lo è e per noi familiari lo sarà sempre – in una data di rinascita della società civile. I ragazzi che in questi anni hanno cantato e ballato per le strade di Palermo il 23 maggio, non hanno fatto altro che dire: ‘Siamo noi i padroni del territorio’. Questo è stato il lavoro che abbiamo fatto con la Fondazione Falcone”.
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