Incidente aereo Bergamo: il dramma di Stefano Mecca e delle figlie

Incidente aereo, nel tragico impatto persero la vita Stefano Mecca, e sua figlia Marzia di 15 anni, si salvarono le due gemelle grazie all’intervento di due uomini.

Incidente aereo, persero la vita padre e figlia nell'impatto, soccorse da due uomini le due figlie sono riuscite a salvarsi (IlGiorno)
Incidente aereo, persero la vita padre e figlia nell’impatto, soccorse da due uomini le due figlie sono riuscite a salvarsi (IlGiorno)

Il 21 Settembre 2019 sui cieli di Orio al Serio proprio dinanzi alle porte della città un velivolo si è schiantato al suolo. Le cause del tragico impatto aereo in cui hanno perso la vita Marzia, di 15 anni e suo padre Stefano Mecca di 51 anni, sono ancora incerte.

Suo padre era un commercialista, guidava un Mooney Mk20 D-Eise, purtroppo si è schiantato contro un prato che costeggiava la strada interurbana.

La Procura di Bergamo con il pm Silvia Marchina, ha cercato sin dal primo giorno di capire cosa fosse accaduto in questa vicenda, il fascicolo è aperto contro ignori per omicidio colposo.

Il giudice alle indagini ha chiesto l’archiviazione, proprio perché non è possibile individuare con certezza le cause dello schianto al suolo. Gli inquirenti non sono riusciti ad affermare se l’impatto sia stato a causa di un’anomalia o a malfunzionamento di un velivolo.

In entrambi i casi, proprio perché chi pilotava l’aereo è deceduto, il procedimento per causa maggiore è stato estinto per via della morte del reo. Le perizie tecniche non sono bastate in concomitanza agli accertamenti scientifici a dare una conclusione per questa vicenda.

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Incidente aereo, cosa è successo quella mattina del 21 Settembre 20219

Sul velivolo Mooney Modello M20K c’erano Stefano Mecca, un commercialista di Gazzaniga con uno studio professonale, aveva collaborato anche con la procura.

L’uomo ha tre figlie a carico, sono Marzia di 15 anni, seduta accanto a suo padre sul sedile anteriore, Chiara di 18 anni e Silvia che ha la stessa età di Marzia.

Entrambe le sorelle sono sedute ai sedili posteriori dell’velivolo, il quale è decollato subito dall’Aeroclub Taramelli di Orio al Serio, per riuscire a fare una gita a Venezia.

Qualche minuto dopo il suo decollo, sembra che qualcosa non vada per il verso giusto, per questo motivo Stefano Mecca cerca di tornare indietro. Alcuni hanno dichiarato di aver udito un rumore strano al motore, questo però non è mai stato accertato dagli inquirenti.

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Il velivolo sta cercando di rientrare nella stazione di volo, ma ad un certo punto si schianterà al suolo contro un un albero in prossimità del’Aeroclub, impatterà su un terrapieno vicino alla Strada Principale 671, direzione Brescia.

Il velivolo prenderà subito fuoco, il tempestivo intervento di due passanti, Francesco Defendi e Angelo Pessina riuscirà a tirar fuori le figlie Silvia e Chiara, e suo padre Stefano Mecca, tutti con diverse ustioni.

Purtroppo Marzia è rimasta intrappolata tra le fiamme, non c’è stato nulla da fare, Stefano verrà trasportato subito a Niguarda di Milano con diverse ustioni su tutto il corpo, il 27 Settembre non ce la farà e si lascerà andare.

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Dopo la morte del pilota la Procura cercherà di far chiarezza sulla vicenda, alcune registrazioni video verranno esaminate, queste erano conservate nel sistema di videosorveglianza del velivolo.

Gli accertamenti tecnici con le registrazioni radar delle comunicazioni tra gli aerei in volo e della torre di controllo a Orio al Serio, hanno escluso anomalie sul motore e sull’elica.

Sembra che la gravità dell’avaria abbia indotto il pilota Stefano Mecca a rientrare per via di un problema al motore, per poi chiedere l’atterraggio d’emergenza.

Dal tono della voce del pilota non sembra che ci sia apprensione o preoccupazione, l’elemento di anomali riscontrato dai tecnici sembra essere la posizione dei flaps, i quali al momento dell’impatto erano estesi, secondo una corretta manovra dovevano essere in modalità retrattile per riuscire ad avere controllo nell’atterraggio.

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