Funivia Mottarone, il piccolo Eitan lascia la rianimazione: sciolta la prognosi

Eitan è fuori pericolo. I medici hanno sciolto la prognosi per il bambino di 5 anni, unico sopravvissuto della strage della funivia del Mottarone.

Dopo otto giorni di ricovero domani il piccolo Eitan, lascerà la rianimazione dell’ospedale Regina Margherita e dichiarato fuori pericolo. “È in costante miglioramento“, spiegano i medici che si stanno prendendo cura di lui. Accanto a Eitan ci sono gli zii e i nonni che non lo abbandonano mai, in particolare zia Aya è al suo fianco da domenica notte.

Il piccolo sopravvissuto ha perso tutta la sua famiglia domenica scorsa quando la cabina numero 3 della funivia è precipitata nel vuoto: sono morti suo papà Amit, 30 anni, sua mamma Tal, i bisnonni Barbara e Itshak e anche il fratellino minore di Eitan, Tom, che aveva solo due anni.

Le dinamiche dell’incidente di Eitan nella funivia Mottarone

Eitan deve la vita proprio a suo papà: mentre la funivia precipitava, come hanno accertato i soccorritori, Amit Biran è riuscito ad afferrare suo figlio e a stringerlo in un abbraccio che lo ha salvato dal terribile rotolamento lungo il pendio e dallo schianto che ha ucciso 14 passeggeri della funivia. Eccetto lui, Eitan. Un gesto, quello di suo papà, oggetto ora di un appello trasversale della politica di ogni schieramento diretto al premier Mario Draghi perché conceda ad Amit Biran la medaglia al valor civile.

Una psicologa dell’ospedale assiste lui e la sua famiglia: non sarà semplice, ora, dirgli che cosa  è successo. Lui non sa ancora nulla dell’incidente. Chiede di mamma e papà ma ci vorrà tempo prima che i medici e gli zii possano raccontargli tutto. “Sarà un percorso graduale ma non gli diremo bugie”, spiegava giorni fa la psicologa del Regina Margherita.

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Eitan Biran, soccorso tra i rottami della funivia assieme a un altro bambino che, in condizioni disperate, era poi spirato in ospedale, era stato trasportato in elicottero al Regina Margherita con un gravissimo trauma toracico e fratture alle gambe. Intubato e sedato, con il passare dei giorni è lentamente migliorato finché i medici, all’inizio della scorsa settimana, hanno deciso di svegliarlo gradualmente. Il bambino, sempre assistito dalla zia Aya e dallo zio, giovedì scorso ha pronunciato le prime parole: “Ciao zia, cosa ci facciamo qui in ospedale? Dove sono mamma e papà? Ho male alla gola”. Sabato scorso è riuscito a mangiare. Oggi la notizia che tutti aspettavano.

Striscioni e regali per il piccolo Eitan: solidarietà da tutta l’Italia

Per Eitan è scattata subito una gara di solidarietà: striscioni di sostegno ovunque, regali tra cui quelli dei vigili del fuoco compreso un elmo con il suo nome, e addirittura tre richieste di adozione, come aveva raccontato la sindaca di Stresa, Marcella Severino: “Sono stata chiamata da tre famiglie che volevano dare la loro disponibilità per l’adozione del bambino. Una anche dalla Sicilia. Per fortuna Eitan ha degli zii e una famiglia che lo sosterrà e lo aiuterà a superare questo dolore, ma rimangono dei gesti che ci fanno capire che in questo mondo c’è ancora tanta umanità”

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