Ingegneri e medici trovano più lavoro rispetto ai laureati in arte e design

Lavoro: il rapporto di AlmaLaurea del 2021 restituisce dati chiari sull’occupazione in Italia e sulle differenze rispetto ai percorsi di studi. Nette le differenze occupazionali tra gli informatici e i laureati in design o arte.

A photographer prepares to take a photo of a graduating UCLA student after walking the stage at the UCLA commencement ceremony at Drake Stadium on June 11, 2021 in Westwood. In Italia il tasso di occupazione varia in modo dinamico in relazione ai diversi percorsi di studi. Il rapporto AlmaLaurea 2021 ne declina i vari aspetti. (Photo by Mario Tama/Getty Images)

I laureati in informatica, ingegneria e medicina trovano lavoro più facilmente rispetto a chi ha conseguito la laurea presso un corso di studi di arte e design. A riportare il dato è stato AlmaLaurea nel suo rapporto annuale sull’occupazione. I dati dimostrano attraverso le interviste ai laureati magistrali biennali del 2015,  come dopo 5 anni dalla laurea le differenze con i gruppi di laureati in altri dipartimenti sono importanti. Ad avere maggiori tassi di occupazione sono soprattutto i laureati in informatica e tecnologie ICT, oltre ad ingegneria industriale e dell’informazione, ma anche in architettura e ingegneria civile, il tasso di occupazione è in questo caso del 90%. Discorso inverso invece per gli intervistati facente parte il gruppo dei laureati in arte e design, o in discipline letterarie-umanistiche e quelle dell’educazione de della formazione – il tasso in questo caso si attesta sotto il 71%.

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Le differenze sono tangibili anche tra i laureati dei corsi di studi a ciclo unico, nel gruppo medico e farmaceutico – in questo caso il tasso di occupazione è del 93,3%, laureati hanno quindi maggiori opportunità di trovare lavoro. Al di sotto della media, invece, i laureati del gruppo giuridico, dove il tasso di occupazione si ferma all’80%. Dal punto delle retribuzioni il primato rimane nelle mani dei laureati e occupati informatici e Tecnologie ICT, con 1.841 – 1.837 euro netti, al mese. Il gruppo formato dai laureati, in psicologia, educazione e formazione – ma anche arte e design, percepisco una media di 1.300 euro. Tra i laureati a ciclo unico magistrale in medicina e farmacia il reddito si attesta su 1.789 euro per chi trova lavoro. Mentre per i laureati in ingegneria civile e architettura il reddito mensile e di 1.453 – 1.477 euro.

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Dopo 5 anni tra i laureati magistrali biennali in scienze motorie e sportive, in psicologia, materie scientifiche, architettura e ingegneria civile il tasso è per tutte le discipline, superiore al 70%. Ad avere i tassi di occupazione minori sono i laureati nei dipartimenti con corsi di studio politico-sociale e della comunicazione, con il 46,9% – poco sopra i laureati in arte e design, occupati al 51% e poi quelli in materia medico-sanitaria, con il 57,7% – in quest’ultimo caso molti usufruiscono della laurea biennale magistrale per progredire di livello all’interno delle aziende ospedaliere. Il tasso di occupazione più alto è correlabile ai laureati magistrali a ciclo unico, e va oltre il 90%.

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