Svezia-Polonia 3-2, Lewandowski manca la rimonta: Tabellino e Highlights

Gli svedesi tengono duro contro i polacchi e riescono a qualificarsi come primi nel gruppo E

Svezia-Polonia: Tabellino e Highlights

Svezia-Polonia 3-2, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Svezia-Polonia: Tabellino e Highlights – La Polonia allenata da Paulo Sousa ha un disperato bisogno di fare punti, se vuole continuare a sperare in una qualificazione agli ottavi di finale, ma ancora una volta l’approccio alla gara dei biancorossi è completamente sbagliato rispetto alle aspettative. A San Pietroburgo bastano due minuti alla Svezia per andare in vantaggio con Forsberg, che sorprende di fatto Szczesny e tutta la difesa. Nei primi venti minuti molto più propositivi gli scandinavi, galvanizzati dall’aver trovato subito il gol, mentre i polacchi fanno fatica a uscire dalla propria metà campo. Proprio al 18′ il primo squillo di Lewandowski e compagni su calcio d’angolo, ma è proprio il bomber del Bayern Monaco a sbagliare per be due volte consecutive di testa, anche a 15cm dalla linea di porta, mandando in entrambe le occasioni il pallone sulla traversa a Olsen battuto. La Svezia è fortunata, ma in questo caso pesano i forti demeriti dei polacchi e del suo centravanti, che non riescono di fatto a spezzare l’incantesimo che li attanaglia nei primi minuti di gara. L’opportunità di Lewandowski sembra avere però dato la scossa alla squadra, perché dopo un inizio all’attacco, la Svezia con il corso dei minuti sarà costretta a scalare e a subire maggiormente la pressione della Polonia, molto più di quanto non ci fosse stata nei primi minuti. Neanche il trequartista del Napoli Zielniski riesce a trovare i suoi spazi usuali tra le maglie svedesi, con gli scandinavi allenati da Jan Andersson che riescono a difendere sempre con ordine, quando è richiesto. Verso il 30′ la Svezia rimane così saldamente in vantaggio, con il solo Danielson ammonito, e con un Quaison ispirato che cerca più volte il raddoppio, aiutato anche dal suo compagno di reparto Isak. La Polonia riesce invece a costruirsi diverse occasioni su calci piazzati, soprattutto con i corner, ma in ogni situazione sono gli avversari a far valere la propria fisicità in area, anticipando gli attaccanti di Sousa e quasi sempre riconquistando velocemente la palla, per ripartire in contropiede. Glik e compagni sono così costretti a non poter abbassare la guardia, perché la Svezia non fa il semplice catenaccio, ma è sempre pronta a ripartire, causando non pochi affanni al reparto arretrato avversario. La Polonia, quando può impostare, non è però sempre lucida in fase di manovra, con diversi errori anche quando la pressione svedese è meno ostinata. Gli scandinavi tendono infatti a lasciar giocare gli avversari, almeno nella metà campo polacca, per poi aumentare il pressing sulla propria trequarti. Gli uomini di Sousa cercano spesso cross alti e soluzioni di testa, cercando il gioco di sponda in avanti, ma non è questa la tecnica migliore per sorprendere una difesa come quella di Andersson. Al 40′ gli angoli per la Polonia sono cinque, ma nessuno di questi ha finora portato risultati concreti in termini di punteggio. A volte troppo corti, a volte ampiamente oltre la porta di Olsen. In questo modo i polacchi non riescono a costruirsi occasioni utili per trovare il pareggio. Zielinski ci prova con un tiro dalla distanza, ma il pallone viene facilmente respinto dal muro svedese, anche se gli scandinavi nel finale faticano a rialzare il baricentro, facendosi gradualmente sempre più schiacciare. Reazione, almeno d’orgoglio, da parte della formazione di Sousa che, finisse così la partita, sarebbe fuori dagli Europei. Negli ultimi due minuti della prima frazione di gioco è praticamente un assedio della Polonia, ma neanche nel recupero di tre minuti, causa diversi stop, Lewa e co riescono a trovare il gol. Ancora una volta Zielinski, il più pericoloso e ispirato dei suoi, prova a concludere verso Olsen, ma è il portiere svedese a farsi trovare pronto e a rispondere in tuffo, respingendo bene in angolo. La Svezia di fatto non gioca più, ma riesce a difendere bene il vantaggio minimo per andare negli spogliatoi sull’1-0, un risultato che farebbe conquistare alla squadra di Andersson il girone E, qualificandosi come prima nel gruppo..

La ripresa

Nel secondo tempo non mancano le emozioni, perché sebbene sia la Polonia a spingere con maggiore determinazione per trovare il pareggio dell’1-1, è la Svezia a trovare nuovamente il gol e a raddoppiare con Forsberg al 59′, che marca così anche la sua doppietta personale. Bastano un paio di minuti questa volta a Lewandowski per segnare il gol della bandiera polacco, ma di fatto la differenza nel punteggio tra le due squadre non cambia. La partita rimane aperta grazie alla rapida sequenza di gol, ma i polacchi sono sempre in svantaggio di una rete. Il var annulla loro anche una rete al 66′ per posizione di fuorigioco di pochi centimetri, con gli allenatori che comunque decidono di cambiare qualcosa nelle rispettive formazioni. Per la Svezia dentro Berg e Kraft al posto di Isak e Lustig. Per la Polonia Swierczok e Kozlowski al posto di Jozwiak e Klich. La Polonia crede nel pareggio, nel tentativo di ribaltare la partita, ma la Svezia riesce sempre a difendere con grande determinazione, concentrazione e attenzione, anche quando la stanchezza inizia a farsi sentire. Grande merito delle azioni offensive svedesi sono dovute comunque al trequartista della Juventus Kulusevski, appena entrato dopo aver recuperato la forma fisica migliore per giocare questi Europei, soprattutto in una rosa che vede la pesante assenza di Ibrahimovic, a causa dell’infortunio al ginocchio rimediato con il Milan. Deve arrivare l’84’ affinché Lewandowski riesca a trovare il gol, ma il 2-2, realizzato nel pieno di un’insolita svista del reparto arretrato scandinavo, vale tantissimo per una Polonia che ora crede nella qualificazione, mentre la Spagna che sta battendo la Slovacchia è ora virtualmente prima nel girone, a dispetto di tutte le attese. La partita si accende così nel finale, con tanto di cinque minuti di recupero intensissimi per una Polonia che ora crede nella vittoria. La Svezia sembra meno precisa del primo tempo nel difendere, anche se, quando ha modo di ripartire in contropiede, gli scandinavi riescono a far correre diversi brividi alla squadra di Sousa, con lo stesso Szczesny costretto a più di un intervento decisivo fuori dalla propria area di rigore, con il resto della squadra tutto sbilanciato in avanti. Proprio in una di queste circostanze, è l’esperienza e la classe di Kulusevski a fare la differenza, pescando con un ottimo assist Claesson, che proprio in pieno recupero segna il 3-2 per gli svedesi, infrangendo i sogni dei polacchi. I ragazzi di Andersson vincono così il girone, piazzandosi prima della Spagna in classifica. Una  grande gioia per gli scandinavi, che possono guardare agli ottavi con ottimismo.

 

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Svezia-Polonia: Tabellino e Highlights

Reti: Forsberg 2′, Forsberg 59′, Lewandowski 61′, Lewandowski 84′, Claesson 94′

Svezia (4-4-2): Olsen, Augustinsson, Danielson, Lindelof, Lustig (Krafth 68′), Forsberg (Claesson 77′), Ekdal, Olsson, Larsson, Isak (Berg 68′), Quaison.
Allenatore: Jan Andersson

Polonia (3-4-2-1): Szczesny, Bednarek, Glik, Bereszynski, Puchacz (Frankowski 46′), Klich (Kozlowski 73′), Krychiwiak (Placheta 79′), Jozwiak (Swierczok 62′), Zielinski, Swidrski, Lewandowski.
Allenatore: Paulo Sousa

Arbitro: Michael Oliver

Ammoniti: Danielson, Krychowiak, Glik

Espulsi: –

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