Coronavirus, oggi 389 contagi e 28 morti: cresce la paura per il focolaio a Maiorca

Oggi i dati legati ai contagi in Italia da Coronavirus calano, 5 regioni dichiarano zero positivi, ma cresce la paura per il focolaio a Maiorca,  il governo riflette sulla possibilità di rivedere il Green Pass.

I dati del bollettino del Ministero della Saluta riporta oggi 389 nuovi contagi da Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore mentre 28 i morti a causa del virus nell’ultima giornata. Mentre sono 54.682 gli attualmente positivi in Italia ma di questi 1.723 son ricoverati in area non critica e 289 in terapia intensiva.

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Per la prima volta solo nelle ultime 24 ore cinque regione italiane hanno fatto segnare zero nuovi contagi Covid (Valle d’Aosta , Molise, Basilicata, Umbria e Liguria), mentre tredici regioni nel resto d’Italia hanno registrato meno di dieci nuovi contagi (Puglia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Calabria ,Sardegna e le province di Areno e Bolzano)

I tamponi effettuati nell’ultima giornata mostrano che il tasso di positività è stabile allo 0,5%. Inoltre calano i ricoveri Covid, nelle ultime 24 ore e sono solo 5 gli ingressi in terapia intensiva. Insomma dei dati abbastanza confortanti, però non ci permettono ancora di abbassare la guardia.

Infatti continua ad aumentare l’ondata di contagi in Spagna, nello specifico a Maiorca, dove un maxi focolaio di Coronvairus è scoppiato tra alcuni studenti in gita di fine anno nell’isola spagnola. I media iberici raccontano che il numero dei casi legati al cluster è salito negli ultimi giorni, sarebbero 950 ora i ragazzi contagiati. I dati sono stati raccolti in base ai dati segnalati dalle comunità autonome dove sono rientrati gli studenti. Le persone contagiate provengono da diverse regioni della Spagna. A essere più colpita è l’area di Madrid che registra 363 studenti infetti. (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’)

Sileri: oggi calano i contagi da Coronavirus, ma bisogna rimodulare il Green Pass

Per scongiurare che la nuova variante arrivi anche in Italia, il sottosegretario del Ministero della Salute Pierpaolo Sileri propone di rivedere il Green Pass, il certificato che determina le condizioni per spostarsi. La comunicazione del codice che permette di viaggiare arriva 15 giorni dopo la prima dose di vaccino, secondo le norme definite dall’Unione Europea.

Sileri afferma che: “La scelta di rilasciare il green pass dopo la prima dose non è stato un errore“, afferma il politico, “al momento una modifica non serve ma va messa in cantiere”. Sileri poi spiega che quanto dichiarato è una soluzione pensata in qualità di medico, piuttosto che da politico.

“È verosimile che la variante Delta ci vedrà costretti a rimodulare il Green pass“, spiega il sottosegretario, “rilasciandolo dopo la seconda dose di vaccino: ma è presto per dirlo, aspettiamo ancora i dati di una o due settimane”, afferma Sileri.

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