Fabio Serventi, scomparso e ucciso in Sardegna: i resti non si trovano

Fabio Serventi, scomparso e ucciso in Sardegna: i resti non si trovano. Iniziato il processo che intende scoprire la verità

Tribunale
Tribunale (Pixabay)

Perdere un figlio è qualcosa di innaturale. Mai i genitori dovrebbero sopravvivere ai figli. Troppo dolore, troppa rabbia, troppa incredulità. Avviene spesso che per cause legate ad un cinico destino, i genitori debbano vedere morire una loro creatura, una parte di loro. Ci sono casi, poi, che non si possa nemmeno piangere il proprio figlio perduto, perché non vi è il corpo da onorare con un sacro rito e con una degna sepoltura.

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Fabio Serventi aveva soltanto 24 anni, quando il 21  marzo del 2020 è scomparso nel nulla. Siamo a Perdaxius, in Sardegna. per le autorità inquirenti Fabio Serventi è stato ucciso, ma ad oggi, non ne è stato rinvenuto il cadavere. Questa mattina, presso la Corte d’Assise di Cagliari, ha avuto inizio il processo nei confronti di Andrea Pinna, l’uomo accusato di aver ucciso il giovane Fabio e di averne occultato il cadavere.

I genitori vogliono sapere dov’è il corpo di Fabio

Presenti in aula anche i genitori di Fabio Serventi che hanno chiesto, ancora una volta, per l’ennesima, ad Andrea Pinna di confessare dove ha nascosto il corpo di Fabio. Da parte sua Andrea Pinna continua a dichiararsi innocente, non è lui il responsabile della morte del giovane Serventi. La Procura è di pare opposto e ritiene che sia stato proprio Andrea Pinna a mettere fine ai giorni di Fabio.

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Secondo la Procura, infatti, Pinna avrebbe ucciso Serventi per un debito legato alla droga. Alcune intercettazioni ambientali confermerebbero questa tesi. In alcune di queste Pinna confessa di aver compiuto il delitto e di aver nascosto il corpo in un luogo che soltanto lui conosce. Da verificare se si sia trattato di un delitto su commissione o meno.

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