Saman Abbas, il fidanzato aveva paura: “Abbiamo denuciato”

Saman Abbas, il fidanzato della ragazza aveva denunciato, i due avevano paura delle ritorsioni che la famiglia avrebbe potuto avere sulla figlia.

Saman Abbas, il suo fidanzato è pronto a morire per lei dopo le minacce subite (Foto dal web)
Saman Abbas, il suo fidanzato è pronto a morire per lei dopo le minacce subite (Foto dal web)

Il fidanzato della ragazza ha dichiarato di non avere alcun interesse per la sua incolumità, è pronto ad affrontare le conseguenze, sarebbe disposto a morire per la sua ragazza.

Il campo delle ricerche si è allargato, si cerca il corpo della ragazza di origini pakistane, scomparsa da oltre due mesi nella città di Novellara, in Bassa Reggiana.

Durante gli ultimi giorni tutte le ricerche sono incentrate in un piccolo bosco, le parole del fidanzato sono dure, sono governate dalla rabbia e dalla impossibilità di vendicare la morte della sua ragazza.

Puntuale durante le prime avvisaglie di violenze, il fidanzato ha denunciato e dato l’allarme, quando non ha avuto più notizie della ragazza. Durante le ultime settimane ha anche ricevuto alcune minacce dalla famiglia della ragazza.

Nella trasmissione “Chi l’ha visto”, il giovane di 21 anni parlerà della vicenda e della sua denuncia fatta al padre della ragazza, il quale si era presentato con altri uomini a casa dei suoi genitori minacciando di sterminare tutta la famiglia se non avessero lasciato in pace la ragazza.

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Saman Abbas, il fidanzato era consapevole dei problemi nella famiglia della ragazza la invitò a sporgere denuncia

La ragazza secondo le indagini degli inquirenti non è riuscita a mettersi in salvo, i suoi stessi famigliari l’hanno uccisa dopo che la ragazza si era opposta ad un matrimonio combinato in Pakistan.

Nella città di Novellara continuano le ricerche del corpo, i Carabinieri stanno cercando di perforare tutto il suolo disponibile, tra questi ci sono ancora le serre e diverse aree ancora non esplorate.

Le stesse serre dove lavoravano i genitori della ragazza potrebbero esser servite per occultare il cadavere in maniera veloce e segreta. Anche le unità cinofile sono state impiegate per riuscire a trovare il corpo della ragazza, si comincia ad allargare il raggio d’azione oltre l’azienda agricola dove lavoravano i parenti della ragazza.

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La zona controllata dall’unità cinofila di Bologna è quella vicino ad un piccolo bosco, sono state analizzati anche i movimenti tramite l’elettromagnetometro, il quale servirà a scoprire nuove aree inesplorate.

I genitori scappati in Pakistan sono indagati, mentre suo zio è in fuga per l’Europa, e i suoi due cugini sono stati incarcerati.

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