Mauro Romano: spuntano lettere anonime, rivelato dove si trova

Continuano le indagini sul caso di Mauro Romano, il bambino che 44 anni fa scomparve in provincia di Lecce, oggi compaiono delle lettere anonime che invitano a cercare il bimbo proprio a Castelforte.

Mauro Romano all’età di 6 anni scompare nella cittadina di Racale, in provincia di Lecce, nel giugno del 1977 e di lui non si ha più notizia. L’unico racconto in cui si fa cenno alla storia del piccolo Mauro è nel libro di “Storia di una scomparsa”, pubblicato dalla casa editrice Fandango e scritto dai giornalisti Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni (clicca qui per saperne di più).

Due lettere poco tempo fa riguardo la scomparsa del piccolo Mauro Romano sono state indirizzate proprio sai due autori del libro, una ad Isernia, paese di origine di Gazzanni, e una a Roma, dove abita la giornalista Piccinni. Le missive sono naturalmente anonime e sono state mandate dal legale della famiglia Romani, Antonio La Scala, alla procura.

Per molti il piccolo Mauro è in Arabia, e sia proprio lo sceicco Mohammed Al Habtoor, riconosciuto da alcuni segni del corpo. Nella lettera però viene detto di non cercarlo in quei posti, e che il bambino è nei pressi di Racale. Gli autori del libro affermano che quanto scritto nella lettera può essere vicino alla verità, ma soprattutto sperano che il piccolo Mauro Romano sia ancora vivo. Dunque fino a quando Al Habtoor non avrà fatto il test del DNA nessuna pista è esclusa.

Le indagini sono ancora in corso ed è ancora da chiarire quale pista sia quella giusta; quella di Racale o quella accostata allo sceicco arabo. A confondere ancora di più gli inquirenti sono queste lettere anonime le quali affermano che Mauro è stato ucciso e poi seppellito a Castelforte. Il testimone anonimo però non specifica in quale pozzo né in quale zona specifica è il corpo della piccola vittima.

In un’intervista al programma “Storie Italiane”, il padre di Mauro Romano afferma che “nonostante fisicamente sono robusto sono un debole, rifletto al passato e mi sento veramente triste, adesso c’è stata una svolta, però non poso fare a meno di pensare al passato”, afferma il papà, “vogliamo continuare a sperare, anche a Piera Maggio, invito a perseverare in questa strada che ha preso, ad essere forte e non stancarsi mai di cercare, d’altronde anche noi non abbiamo mai smesso di cercare”.

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