“Chi l’ha visto” incontra il promesso sposo di Saman Abbas, lui non è contento della visita

Gli inviati di “Chi l’ha visto?” incontrano in Pakistan il ricco promesso sposo di Saman Abbas scelto dalle famiglie: “Abbiamo saputo, siamo dispiaciuti”. 

Ayub Saqib, il fidanzato di Saman Abbas, racconta la loro storia d’amore davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto”. Il ragazzo afferma che non smetterà mai di cercare la fidanzata, e lo farà anche per tutte le ragazze pakistane che vivono o hanno vissuto la stessa condizione di Saman.

Davanti alla giornalista del programma Ayub apre una valigia nella quale scopre gli abiti che la coppia avrebbe indossato nel giorno del matrimonio. Il ragazzo mostra la custodia dove ha conservato con cura l’anello di fidanzamento e un bracciale, la rosa che Saman che gli aveva regalato al primo appuntamento e il vestito di lui composto da una giacca blu. Mentre il vestito di lei è color rosa antico, decorato con dei ricami argentati e arrivato in Italia dal Pakistan, e Saqib lo mostra cercando di nascondere l’emozione.

Il ragazzo però non perde le speranza e spera che la ragazza sia viva e che si nasconda in un’altra regione o che sia stata rapita.

“Chi l’ha visto” va in Pakistan e parla con il promesso sposo di Saman

Il programma “Chi l’ha visto” va in Pakistan per parlare con il promesso sposo che la famiglia aveva predestinato per Saman Abbas. In un primo momento l’uomo nega di essere il fidanzato prescelto, poi alla domande del giornalista se la ragazza potrebbe essere ancora viva lui risponde freddo: “Perché lo chiedi a me?“. Il promesso sposo poi afferma di aver sentito la notizia della scomparsa di Saman e che è molto dispiaciuto.

Gli inviati sono anche sulle tracce dei genitori della ragazza, Shabar Abbas e Nazia Shaheen, per i quali è scattata la richiesta di arresto dell’Interpol. La coppia dal momento della scomparsa della figlia sono scomparsi, irrintracciabili nella loro casa in Italia la quale è chiusa con un lucchetto, né nel loro villaggio d’origine in Pakistan. Sulla coppia sfuggita alla giustizia italiana, la polizia di Islamabad ha ricevuto il loro inserimento nella banca dati come sospetti per essere localizzati e fermati.

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Una vicina afferma di non vederli da mesi e che sono partiti all’estero. Un altro abitante del loro quartiere invece, parlando della scomparsa della ragazza, ritiene impossibile che i genitori possano essersi macchiati di un delitto così orrendo: “Non possono aver fatto questo”.

Nel frattempo Claudio Falleti, l’avvocato di Saqib, afferma di essere preoccupato per l’incolumità dei parenti del ragazzo, anche se non risiedono in Italia, ma sono stati più volte minacciati dalla famiglia di Saman. “Serve un corridoio umanitario, facciamoli venire in Italia. Là sono in pericolo”, afferma Falleti.

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