Borja Valero al Centro Storico Lebowski: la storia della squadra di Promozione

L’ex centrocampista della Fiorentina e poi dell’Inter Borja Valero al Centro Storico Lebowski: la storia della squadra di Promozione.

(Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il Centro Storico Lebowski, società cooperativa dilettantistica nata nel cuore in San Frediano, a Firenze, ha ingaggiato per la prossima stagione Borja Valero, per molti anni bandiera della Fiorentina e poi passato all’Inter. Miglior calciatore spagnolo dell’anno 2009-2010 per Don Balon, quindi eterna promessa del calcio iberico, chiuso in nazionale da campioni incredibili, uno su tutti Andres Iniesta, Borja Valero a 36 anni fa una scelta inattesa.

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Rimasto senza contratto dopo il ritorno per un anno in Viola, a fine giugno, il centrocampista aveva annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Successivamente, si era parlato di lui per un ruolo in DAZN e infatti dalla prossima stagione farà il commentatore tecnico. Nel frattempo però arriva un’incredibile provocazione del Lebowski, squadra di Promozione, con una dozzina di stagioni alle spalle e partita dalla Terza Categoria.

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Il Lebowski: ecco cosa rappresenta la nuova squadra di Borja Valero

(Facebook)

La società dilettantistica che si basa sull’azionariato popolare e il cui nome è ispirato a Drugo Lebowski, il personaggio di un film cult diretto dai fratelli Coen, forse il più noto del duo di registi, ha infatti lanciato una provocazione: “Lasciateci sognare Borja Valero in grigioverde”. Era il 29 luglio e a lanciare l’appello per l’ex Fiorentina nella squadra era stato il giornalista Benedetto Ferrara. Una ventina di giorni dopo, ecco che accade l’incredibile. Stamattina, infatti, ci siamo svegliati con il sogno di una piccola società che si basa sui valori della solidarietà, non solo nel calcio, che diventa realtà.

I diretti interessati, quasi increduli, evidenziano: “Borja al Lebowski è come se un giorno dovessimo costruire il nostro stadio e qualche genio di architettura di livello internazionale facesse il progetto”. Oppure: “È come se dovessimo scrivere di noi e venisse a darci una mano Irvine Welsh. È come se dovessimo girare un documentario su di noi e venisse Elio Germano”. Sogni, insomma, che diventano realtà e che ora fanno sognare l’Eccellenza a questa squadra nata – parole loro – per “fare dello stadio che ci ospita una nuova casa per il quartiere, creando un luogo aperto a chiunque voglia riscoprire il sapore di un calcio antico e popolare”.

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