Saman Abbas, le ultime dichiarazioni macabre: cosa si sono detti

Saman Abbas, durante il pomeriggio del 30 Aprile 2021 nella casa della famiglia Abbas a Novellara c’è stata una riunione dove c’era anche lo zio Danish Hasnanin e un altro parente.

Saman Abbas, le dichiarazioni del fratello hanno rivelato un dettaglio macabro (Foto dal web)
Saman Abbas, le dichiarazioni del fratello hanno rivelato un dettaglio macabro (Foto dal web)

L’oggetto della riunione era quello di far sparire il cadavere di Saman smembrandolo in più pezzi per non farlo ritrovare dagli inquirenti. Dall’incidente sono emerse alcune dichiarazioni dal fratello minorenne della ragazza di 18 anni scomparsa durante quella sera.

Il fratello ha raccontato che suo zio avrebbe proposto ai genitori di fare a “piccoli pezzi” la ragazza, per poi offrirsi di portarla a Guastalla per poi buttarla lì.

La ragazza dopo essersi opposta ad un matrimonio combinato, ha fatto scattare una reazione a catena che si basa tra precetti religiosi e dettami della tradizione locale.

La sua famiglia voleva vincolare la ragazza ai membri del “clan famigliare”, questo è sfociato in una rozza e cieca vendetta che è sfociata in un femminicidio brutale.

La ragazza denunciò ai Carabinieri il 3 Febbraio i diverbi con la famiglia, aveva dichiarato che parlando con sua madre non aveva mai avuto l’autorizzazione a sposare il ragazzo più grande di lei.

Sua madre aveva sempre replicato che non è mai stata una decisione che spettava alla ragazza, ma bensì ai suoi genitori.

>>> POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Saman Abbas, il fidanzato Saqib Ayub ci spera: “Ancora viva se…”

Saman Abbas, a Novembre la giovane pakistana era stata allontanata dalla casa di famiglia a Novellara

La ragazza aveva denunciato che i suoi famigliari la volevano far sposare in patria con un cugino di 11 anni più grande di lei. La procura di Bologna ha respinto il ricordo del cugino Ikram Ijaz, il quale è andato in carcere per l’omicidio in collaborazione con l’altro cugino, suo zio e i genitori della ragazza.

La ragazza ha dichiarato più volte alle autorità le violenze subite dal padre Shabbar, il quale sin dal primo momento erano delle violente reazioni fisiche, la picchiava e le lanciò un coltello nella sua direzione, colpendo suo fratello più piccolo ferendolo ad una mano.

Inoltre suo padre continuava a picchiarla perché voleva andare a scuola, ma lui non voleva, doveva adempiere ai suoi doveri di donna devota alla casa.

>>> POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Saman Abbas, spunta un’altra ipotesi: “Testimonianza non vera”

Ikram Ijaz è il cugino della ragazza, è stato l’unico arrestato tra i 5 indagati per l’omicidio della ragazza pakistana, inoltre partecipò al delitto scavando la fossa il 29 Aprile.

La notte tra il 30 e l’1 Maggio giunse a casa degli Abbas con Danish Hasnain, i due cugini hanno partecipato anche alla esecuzione materiale dell’omicidio dando manforte all’assassino scappato all’estero.

Impostazioni privacy