La storia di Bill Spade, il pompiere eroe dell’11 settembre 2001

Bill Spade, il pompiere eroe dell’11 settembre 2001: la storia dell’uomo che salvò molte vite quel giorno di 20 anni fa.

(screenshot video)

L’11 settembre 2001 è rimasto nella memoria collettiva anche per le vicende umane che sono state raccontate in questi 20 anni. Tanti i ricordi, ognuno ha il proprio, quasi tutti ricordiamo esattamente dove eravamo e cosa stavamo facendo in quei terribili momenti. C’è anche chi quel giorno prese una decisione drastica e scelse di mettersi in gioco, di rischiare la propria vita, per salvarne delle altre.

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Uno di loro si chiama Bill Spade e all’epoca era un pompiere che si trovava a Staten Island: oggi l’uomo è in pensione e in occasione del decimo anniversario dell’attacco alle Twin Towers scelse di raccontare la sua storia al NY Post. Bill venne chiamato da un pompiere fuori servizio che gli spiegò quello che stava accadendo al World Trade Center, in quel momento era solo perché gli uomini della sua squadra erano fuori per un altro servizio.

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Chi è Bill Spade, uno degli eroi dell’11 settembre 2001

National September 11 Memorial & Museum (Photo by Spencer Platt/Getty Images)

Una storia raccontata in prima persona, quella di Bill Spade, che non indugia un attimo a prendere il proprio mezzo e dirigersi sul luogo dove pochi minuti prima, a distanza ravvicinata, degli aerei avevano colpito i grattacieli conosciuti da tutti come Torri Gemelle. Tutti ricordiamo cosa facevamo quel giorno, Bill Spade non lo dimenticherà mai quello che fece quel giorno, i cadaveri per strada e l’impossibilità di evitarli, perché in quel momento la priorità era avanzare tra fumo e fiamme.

“Sono saltato in una tromba delle scale. Poi tutto è diventato nero”, racconta Bill Spade, che non indugia a entrare in uno degli edifici, recuperando persone rimaste bloccate, a cui diceva di fidarsi, perché lui era un pompiere. Insieme alle forze dell’ordine, ha attivato una catena umana, per tirare fuori quante più persone dagli edifici in fiamme e che rischiavano di crollare. Tre vigili del fuoco sono scesi portando una persona robusta, e quello era l’ultimo civile rimasto da evacuare.

A quel punto, avviene quello che ci si aspettava: “Abbiamo avuto forse 30 secondi, e poi è tornato quell’orribile rumore stridulo”. Sotto le macerie, ricorda Bill Spade, sono rimasti molti vigili del fuoco. L’uomo sceglie poco dopo di andare in pensione: “Ho avuto quello che chiamano il senso di colpa del sopravvissuto”. Nelle torri crollate, il pompiere ha perso 11 colleghi, un dramma che non è mai riuscito a superare del tutto. Una storia, la sua, che mette i brividi.

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