Verona, strage in una Casa di accoglienza: mamma uccide le figlie di 3 e 11 anni

Drammatico fatto di cronaca nella mattinata di oggi, giovedì 26 ottobre, a Verona dove una mamma di nazionalità cingalese, ora irreperibile, uccide le figlie di 3 e 11 anni.

I fatti si sono svolti all’interno della Casa di accoglienza Mamma Bambino nel Quartiere Porto San Pancrazio di Verona

Verona Mamma uccide figlie

Una vera e propria strage degli innocenti si è consumata alle prime luci di oggi, martedì 26 ottobre, a Verona dove una giovane mamma di nazionalità cingalese ha ucciso le figlie di 11 e 3 anni e si è poi data alla fuga.

—>>> Leggi anche: Verona incidente: auto travolge uno scooter, 20enne morto sul colpo

Il drammatico fatto di cronaca si è consumato all’interno del Centro Educativo Mamma Bambino, una comunità per l’accoglienza dei Minori gestita dal Comune di Verona. Il centro, una villetta di due piani con una piccola corte esterna, si trova nel popolare quartiere di Porto San Pancrazio.

Non sono ancora chiare la dinamica e soprattutto le motivazioni del tragico gesto anche se, come riferiscono alcuni cronisti locali giunti sul posto, la famiglia era sottoposta ad un provvedimento giudiziario. Si parla di allontamento delle bambine per gravi motivi. Forse gli stessi che hanno generato il dramma di questa mattina.

Verona, Mamma cingalese uccide le due figlie

I cadaveri delle due bambine, la cui identità per ovvi motivi di privacy non è ancora stata resa nota, sono stati rinvenuti da un’altra ospite del centro ora sottoposta alle cure per lo schock subito. Come detto della mamma cingalese si sono perse le tracce.

—>>> Ti potrebbe interessare anche: Grave incidente sulla A4, muore un ragazzo: c’è anche un ferito

Sul posto sono giunti i sanitari del 118 della Regione Veneto ed i Carabinieri della vicina stazione di Comando Stazione Carabinieri Verona San Michele Extra di Via Alessandro Carlotti che coordinati dal Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Verona hanno avviato le prime indagini.

Impostazioni privacy