Certificati online, da quando si possono scaricare da casa: la data

Certificati online, addio a file agli sportelli: molti si potranno scaricare comodamente da casa: quali sono

File agli sportelli, attese noiose quanto necessarie, da fare spesso dovendo chiedere un permesso a lavoro. Addio a tutto questo.

Vittorio Colao (Getty Images)

Per avere alcuni certificati non bisognerà più andare all’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza: basterà un computer e una connessione internet e il gioco è fatto.

Un risparmio di tempo e anche di denaro perché non sarà più necessario apporre la marca da ballo che in alcuni casi arrivava anche al costo di 16,00 euro.

Finalmente una svolta per elimare parte della lenta burocrazia del paese. Ha spiegato tutto il ministro dell’Innovazione tecnologica Vittorio Colao lin un’intervista al Corriere della Sera.

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Certificati online, quali sono e da quando si potranno scaricare

Al momento sono 14 i tipi di certificati anagrafici che si possono scaricare dal prossimo 15 novembre. Ecco quali sono:

Anagrafico di nascita, anagrafico di matrimonio, Cittadinanza, Esistenza in vita, Residenza, Residenza AIRE, Stato civile, Stato di famiglia, Stato di famiglia e di stato civile, Residenza in convivenza, Stato di famiglia AIRE, Stato di famiglia con rapporti di parentela, Stato Libero, Anagrafico di Unione Civile, Contratto di Convivenza.

Nei prossimi mesi si potranno scaricare facilmente anche altri certificati e si vuole snellire anche la procedura per il cambio di residenza. Al momento, dice il ministro, la copertura è del “98% dei cittadini e i pochi piccoli Comuni che mancano li stiamo aiutando a salire a bordo”.

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In altri campi dove si sta lavorando a livello tecnologico, invece, riguarda la velocità della rete internet e la promessa di collegare 6,2 milioi di abitazioni con la fibra, “il 5G anche sui treni e un lavoro concreto per non lasciare indietro il Sud”. Ha infine affermato che il nostro paese da un punto di vista digitale non è indietro come sembra perchP ci sono 24 milioni di carte d’identità elettroniche e 25 milioni di cittadini che hanno lo Spid.

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